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Basket, Gianmarco Pozzecco: “Questi 12 ragazzi mi fanno sentire come un padre estremamente orgoglioso”

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Gianmarco Pozzecco è il nome ormai sulla bocca della popolazione non solo cestistica, ma sportiva italiana. Il coach della Nazionale azzurra, dopo aver vissuto i Mondiali da giocatore nel 1998, li potrà rivivere dall’altra parte della barricata un quarto di secolo dopo, in terra asiatica stavolta (al tempo si disputarono in Grecia).

Queste le parole del ct dell’Italia al TG1: “I ragazzi hanno assolutamente cuore, stanno vivendo una favola. Io sono sposato, ma non ho figli. Mi rendo conto, in realtà, allenando questi 12 ragazzi che mi fanno sentire come un padre estremamente orgoglioso. Viviamo come se fossimo all’interno di una famiglia e tutto ciò ci permette di vivere questa magia“.

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Sul passaggio individualità-squadra: “Quando si vive all’interno di un gruppo sportivo la tolleranza secondo me è necessaria. Ogni giocatore ha la sua personalità, il fatto di essere tollerante nei confronti di quello che ha un lato del carattere un po’ più particolare degli altri bisogna saperlo accettare. Questi ragazzi uniscono questa grande dote a un legame con la maglia azzurra che io, pur avendo vissuto questa maglia per tantissimi anni, non ho visto in tantissime squadre che hanno messo in piedi competizioni come gli Europei, a me è capitato anche di giocare un’Olimpiade. Questi ragazzi hanno un vero legame con la maglia azzurra, ed è una cosa bellissima“.

L’Italia affronterà le ultime due partite di qualificazione ai Mondiali, col pass già staccato dopo la vittoria di ieri in Georgia (a Tbilisi), il 23 febbraio contro l’Ucraina e il 26 in Spagna. Poi, a marzo, ci sarà il sorteggio di Manila.

Credit: Ciamillo

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