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Precisione
Tiro, Luciano Rossi punta alla presidenza dell’ISSF: “Vladimir Lisin ha stretti legami con Vladimir Putin”
Luciano Rossi ci riprova: il presidente della FITAV si candida nuovamente alla presidenza della ISSF, con le elezioni che si terranno il 30 novembre ed in cui sarà opposto al russo Vladimir Lisin, dal quale nel 2018 venne battuto per soli quattro voti.
Così Luciano Rossi parla del suo competitor all’ANSA: “Uno degli uomini più ricchi del mondo, e proprietario della più grande azienda metallurgica russa, la Novolipetsk Iron and Steel Works che ha stretti legami con le autorità russe, guidate dal presidente Vladimir Putin“.
Il mandato del russo non è stato soddisfacente: “Gli ultimi 4 anni hanno visto l’introduzione di uno stile di gestione autocratico dall’alto verso il basso, in cui il dibattito è scoraggiato, non c’è trasparenza e il processo decisionale è concentrato sul presidente e sul suo entourage“.
La ricetta di Rossi: “Ripristinare il principio del dibattito democratico, del dialogo aperto e delle relazioni rispettose tra tutte le parti interessate. Farò in modo che le regole tecniche, i nostri elenchi dei record, i formati e i calendari delle competizioni siano gestiti da tecnici esperti negli sport di tiro e non dai politici: la voce degli esperti deve essere ascoltata“.
Il pensiero del presidente della FITAV: “Il CIO ha già chiarito la sua posizione riguardo all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, ed è noto che l’attuale presidente dell’ISSF sia collegato al complesso industriale militare in Russia che sta conducendo una guerra di aggressione in Ucraina. La sua azienda è un importante fornitore di acciaio per l’esercito russo, utilizzato nella costruzione di carri armati e altre armi“.
La conclusione del candidato italiano: “Questa guerra continua a infuriare e vìola principi come il potere pacifico e unificante dello sport, come ha stabilito l’Esecutivo del CIO. Lisin attualmente è su una lista di sanzioni in Ucraina e in Australia e una richiesta di aggiungerlo a un elenco di sanzioni è all’esame del Senato degli USA“.
Foto: comunicato stampa FITAV