Formula 1
F1, Charles Leclerc e una ‘piazza d’onore’ vera. Ma per la Ferrari l’obiettivo era un altro…
La stagione 2022 della Formula Uno è terminata con piccolo un colpo di coda della Ferrari. Infatti Charles Leclerc è riuscito ad arpionare il 2° posto nel Mondiale piloti, disputando un’ottima gara. Il monegasco è stato in grado di concludere il GP di Abu Dhabi cambiando gli pneumatici una volta sola, proprio come Max Verstappen, resistendo poi alla feroce rimonta di Sergio Perez, il quale invece ha effettuato due soste. Contestualmente, la Scuderia di Maranello ha respinto l’assalto della Mercedes nella rincorsa alla piazza d’onore della classifica costruttori.
Bisogna dare a “Cesare quel che è di Cesare”, come si suole dire. Il Cavallino Rampante ha chiuso con dignità, raggiungendo quello che ormai da fine agosto era diventato l’unico traguardo perseguibile, ovverosia quello del platonico ruolo di “vice” in ambedue le classifiche iridate. La seconda posizione è arrivata, come è giusto che sia. Leclerc è stato il solo davvero in grado di infastidire Verstappen nell’arco di una stagione in cui l’olandese ha spadroneggiato (15 vittorie su 22 GP ne sono la prova). Inoltre la F1-75 è stata la monoposto che ha maggiormente punzecchiato la RB18, soprattutto nella prima metà dell’annata. Anzi, in alcuni contesti, la Rossa si è finanche dimostrata superiore.
Cionondimeno, non per questo bisogna stappare le bottiglie di champagne. La citazione completa recita “Date a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio”. Questo per sottolineare come, al di là di un degnissimo rendimento nell’atto conclusivo, ci si augura che gli uomini in rosso non provino a sventolare la conquista del secondo posto come una sorta di successo. Senza voler scomodare altre citazioni, stavolta provenienti dalla bocca di Enzo Ferrari, è evidente come il bilancio complessivo del 2022 non possa essere ritenuto soddisfacente.
Leclerc è arrivato a 136 punti da Verstappen, pari a cinque gare abbondanti, e ha dovuto sudare le proverbiali sette camice per avere ragione, nella rincorsa alla piazza d’onore, di un numero due designato, trattato a tutti gli effetti come un gregario dal suo team e dal compagno di squadra. Al tempo stesso, nella classifica costruttori, il ritardo da Red Bull ammonta a 205 lunghezze e Mercedes è stata contenuta solo a fatica. La F1-75 ha cominciato l’anno come la monoposto da battere, lo ha chiuso in affanno persino contro una vettura nata malissimo come la W13.
Insomma, va bene essere soddisfatti per quanto accaduto a Yas Marina, ma la realtà è che ad Abu Dhabi è stato salvato il salvabile. Vedere il proprio uomo di punta chiudere alle spalle del portaborracce Red Bull nel Mondiale piloti sarebbe stato avvilente, così come concludere ultimi tra i top team nella graduatoria riservata alle squadre. Meglio secondi che terzi, nulla quaestio, e bravo Leclerc a fregiarsi di questo piazzamento. Però pur sempre di piazzamento si parla e in Formula Uno conta solo una cosa: vincere. Soprattutto se sei la Ferrari.
Foto: La Presse