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Pagelle Argentina-Arabia Saudita 1-2, Mondiali calcio 2022: Messi si eclissa, Al-Dawsari decisivo, ma il migliore è il CT Renard

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PAGELLE ARGENTINA-ARABIA SAUDITA 1-2

Argentina

Martinez 6: non ha dovuto fronteggiare alcun pericolo, aiutato sia dalla retroguardia argentina, sia dalla pochezza del pacchetto offensivo avversario. Bene nelle uscite in presa. Non può nulla però sui due gol subiti nella ripresa.

Molina 6: nel primo tempo l’esterno dell’Atletico Madrid si è proposto con costanza in profondità, creando superiorità numerica sulla destra. Nel secondo tempo con la clamorosa rimonta araba, prova a incidere ma non trova il bandolo dalla matassa, schermato da Al-Shahari.

Otamendi 5: il trentaquattrenne non ha brillato nel complesso, svolgendo un primo tempo di controllo senza acuti eclatanti, considerando anche le pochissime occasioni che ha dovuto sventare. Sfiora il gol su una situazione di palla inattiva, col suo tiro salvato sulla linea.

Romero 5,5: fino all’intervallo è più attivo del difensore del Benfica, l’ex Atalanta è piaciuto sia in copertura, ma anche scalando in avanti sulla destra, similarmente a quanto faceva in maglia nerazzurra. Nella ripresa si perde Al-Shehri, venendo sostituito subito dopo. (dal 59′ L.Martinez s.v.)

Tagliafico 6: il terzino ex Ajax rimane più attento, avanzando meno, concentrandosi sulla marcatura di Al-Buraikan per evitare di concedere spazi agli avversari. Pericolosissimo da due passi dopo la rimonta della squadra mediorientale. (dal 71′ Acuna 6: prova a incidere crossando parecchi palloni dalla sinistra, non riuscendo però a risultare davvero pericoloso per la retroguardia araba).

De Paul 5: è il meno convincente dell’Albiceleste. Troppi palloni persi per un ragazzo delle sue qualità, senza dare nessun apporto alla manovra d’attacco. Anche nel secondo tempo risulta poco utile, senza esser pericoloso in alcun modo.

Paredes 6: il centrocampista juventino non è quel giocatore che si inserisce molto tra le linee, lo sappiamo. Agisce in fase di impostazione, abbassandosi nella zona dei centrali per dare geometrie alla squadra. Viene sostituito per far spazio a Fernandez per cercare di ribaltare il risultato. (dal 59′ Fernandez 6: prova a dare qualità alla manovra come il più illustre regista, ma la retroguardia saudita è ben attenta ad ogni situazione).

Gomez 6,5: gran primo tempo del “Papu”, uno dei migliori. Il povero Abdulhamid non riesce a contenerlo e risulta spesso una spina nel fianco per i sauditi. Suo il meraviglioso assist per il primo gol annullato a Lautaro, dimostrando ancora di essere in formissima nonostante l’età. Lascia poi il campo dopo i gol subiti dalla sua squadra. (dal 59′ Alvarez 5,5: il talentino del Manchester City non è riuscito a dare una scossa ai suoi compagni, poco servito e rendendosi ben meno pericoloso dell’uomo che ha sostituito. )

Messi 5,5: ha il merito di siglare il penalty che sin qui decide il match, però ci si aspetta sempre di più da uno dei giocatori più emblematici della storia di questo sport. Pericoloso a inizio incontro, con il suo mancino respinto dal portiere avversario. Nel secondo tempo si eclissa, non emergendo nella difficoltà del momento. Poteva fare meglio su un colpo di testa verso la fine del match,

Lautaro 5,5: l’interista inizia in ombra il match, andando in crescendo nel corso dei minuti. Gli vengono annullati due gol per fuorigioco, il primo per una questione di centimetri. Nel secondo tempo viene cancellato dalla coppia dei centrali avversaria

Di Maria 6: a inizio match è il meno pericoloso del tridente. Al-Sharani ha il merito di contenerlo, ma l’ex PSG non sembra al massimo della forma, considerando anche i tanti infortuni patiti in quel di Torino. Meglio dopo l’intervallo, non riuscendo però a cambiare il risultato.

CT Scaloni 5: davvero sorprendente come la sua squadra si sia fatta beffare in soli sei minuti dalle due giocate saudite. Il risultato è inaccettabile, prova che farà riflettere e pensare se effettivamente questa squadra può ambire al titolo, considerando anche le altre avversarie del girone, cioè Messico e Polonia, che non staranno a guardare.

Arabia Saudita

Al-Owais 7: non può nulla sul rigore calciato dalla “pulce”, sullo stesso Messi si immola in un intervento importantissimo all’inizio della partita. Per il resto ordinaria amministrazione. Ancor più decisivo su Tagliafico al 63′.

Abdulhamid 5,5: nel complesso il peggiore dei suoi. Nel primo tempo non riesce a contenere gli scatti del “Papu” Gomez ed è soprattutto autore del fallo ingenuo ai danni di Paredes che è costato il rigore che ha sbloccato il tabellino. Si fa ammonire nella ripresa per un brutto fallo su Fernandez. Bravo a fermare Messi avviato verso la porta, salvando così la porta.

Al Tambakti 6,5: nei primi 45 minuti meglio il collega alla sua sinistra. E’ lui che si perde Lautaro in occasione del gol, poi annullato, dell’attaccante dell’Inter. Cresce tantissimo dopo la rimonta confezionata dai suoi compagni, liberando l’area da ogni pallone possibile.

Al-Boleahi 6,5: non eccezionale la sua prova meglio del suo compagno nel primo tempo. Bravo a mandare in fuorigioco Messi in occasione del primo gol annullato ai sudamericani. Come per Al-Tambakti, è bravissimo a reggere l’urto dell’Albiceleste.

Al-Shahrani 6: bravo a fermare la classe di Di Maria, ma è poco incisivo in attacco e è troppo frettoloso in impostazione, perdendo palloni sanguinosi nella propria trequarti. Nel secondo tempo aiuta nella difesa del risultato, prendendo anche un durissimo colpo al volto dal proprio portiere

Al-Malki 5,5 : perde un pallone ingenuamente in area, che porta alla prima occasione di Messi. Per il resto risulta molto falloso, in particolare ai danni di Gomez. Nel secondo tempo viene giustamente ammonito dopo svariati interventi.

Kanno 6 : stessa cosa dicasi per il numero 23 saudita, per sua fortuna l’arbitro non ha estratto nessun cartellino ai suoi danni. Più dinamico nel secondo tempo, mettendosi a disposizione nel finale del match all’estrema difesa del risultato.

Al-Faraj 6: è il giocatore più rappresentativo dei suoi e lo dimostra, accendendo spesso i contropiedi della squadra araba. A fine primo tempo è costretto alla sostituzione per un infortunio alla gamba destra. (dal 45′ Al-Abed 6: con il suo ingresso la squadra riesce a rimontare garantendo equilibrio in mezzo al campo. Il CT Renard lo cambia per mettere un difensore in più. (dal 88′ Al-Amri 6,5: entra per difendere il risultato e lo fa salvando sulla linea il tiro tentato da Otamendi)).

Al-Shehri 6,5: primo tempo molto opaco del numero 11 arabo, non facendosi mai vedere per l’assistenza dei compagni. Nel secondo tempo si inventa il gol del pareggio, beffando Martinez con un preciso sinistro incrociato. (dal 78′ Al-Ghanam: s.v.)

Al-Buraikan 6: nel primo tempo è bravo a recuperare dei palloni interessanti, mal sfruttate dai compagni, ma risulta nullo in fase offensiva. Nel secondo tempo risulta partecipe ai gol dei compagni, in particolare nel secondo. (dal 89′ Asiri: s.v.)

Al-Dawsari 7,5: sulla falsa riga dei compagni d’attacco, è anonimo nei primi 45 minuti, creando zero opportunità degne di nota. Nel secondo tempo è eccezionale nel trovare il gol del vantaggio, con un grandioso destro a giro dal limite dell’area di rigore.

CT Renard 8: è forse lui il man of the match. Nel primo tempo la sua squadra riesce in qualche modo a diminuire il più possibile le azioni d’attacco. Nei 45 minuti successivi, i suoi uomini entrano con un’inaudita aggressività, trovando i due gol di una rimonta clamorosa, per poi mantenere il risultato grazie a un catenaccio che ha asfissiato gli attaccanti argentini, garantendo la più grande impresa nella storia del calcio arabo.

Foto: LaPresse

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