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Calcio
Calcio, Mondiali 2022. Gerardo “El Tata” Martino può condannare la “sua” Argentina: “So dove sono nato, ma lavoro per il Messico”
L’avvicinamento a Messico-Argentina, partita del secondo turno della fase a gironi dei Mondiali di Qatar 2022, non deve essere stato facile per Gerardo Martino. Il CT del Messico è infatti nato e cresciuto in Argentina, ed è stato allenatore della selezione “albiceleste” al Mondiale del 2014.
Dopo la sorprendente sconfitta all’esordio contro l’Arabia Saudita, la qualificazione alla fase ad eliminazione diretta si è fatta più difficile per Leo Messi e compagni ed un’eventuale nuova disfatta ne segnerebbe la matematica eliminazione. Nella conferenza stampa pre-match, “El Tata” Martino ha dovuto ribadire la sua professionalità, subissato di domande sul tema.
Queste le sue parole: “Il Messico deve vincere. Conosco il mio Paese, so dove sono nato, posso dirvi il nome dell’ospedale e posso farvi uno schizzo della città in cui sono nato, ma devo fare tutto il possibile perché vinca il Messico”.
“Quello che succede quando si parla di calcio, lo metto nel contesto del calcio – ha continuato – conosco l’importanza di questa partita, il futuro delle due squadre dipende da quello che succederà domani. Quando c’è stato il sorteggio e abbiamo scoperto di essere nello stesso girone, non avremmo mai immaginato uno scenario come quello che si presenterà domani”.
Dopo aver tessuto le lodi di Messi, che ha allenato sia in Nazionale che al Barcellona, ha concluso: “Ci prepariamo con la speranza di andare il più lontano possibile, indipendentemente dagli avversari, dalla loro situazione e dalla nostra. Quella che non sarebbe stata una partita chiave o trascendentale, i risultati la hanno resa fondamentale. Non avere un risultato favorevole ci condizionerebbe molto, mentre un risultato favorevole ci porterebbe vicini alla qualificazione”.
Foto: LaPresse