Calcio
Calcio femminile, la Roma vuol stupire ancora contro il Wolfsburg in Champions League
L’appuntamento è per domani, all’AOK Stadion (ore 18.45). La Roma affronterà il quarto impegno nella Champions League di calcio femminile contro il Wolfsburg, incontro valido per il Gruppo B. Una situazione buona quella delle giallorosse, con gli stessi punti delle tedesche nel girone (7 punti) e alle loro spalle essenzialmente per la differenza reti.
L’obiettivo sarà quello di portare a casa dalla trasferta in terra teutonica un riscontro positivo, anche per mantenere a distanza di sicurezza il St. Pölten, attualmente terzo con tre punti all’attivo. Le capitoline stanno vivendo un grande momento e la leadership nella Serie A parla chiaro. Sono ben otto le vittorie consecutive in campionato e dieci i successi negli ultimi undici incontri nella massima serie.
Una squadra solida che pratica un bel calcio in cui Manuela Giugliano, regista di grande creatività, Annamaria Serturini, ala vecchio stile e sgusciante come poche, e Valentina Giacinti, rapace in area di rigore, sono i punti di forza. Un dato evidenziatosi anche nella partita di Latina contro il Wolfsburg, terminata 1-1: Giacinti a portare in vantaggio la Roma ed Ewa Pajor a pareggiare. Pajor, tra l’altro, a segno nell’ultima sfida d’alta classifica nella Frauen Bundesliga. Vittoria netta per 5-0 delle biancoverdi contro l’Eintracht Francoforte, con l’olandese Jill Roord sugli scudi, autrice di una tripletta, oltre alla menzionata Pajor e all’autogol di Sara Doorsoun. Cammino impressionante, con nove vittorie in altrettanti confronti nella rassegna nazionale.
Tommy Stroot può contare, quindi, su un roster molto forte, tenendo conto delle qualità tecniche e carismatiche di Alexandra Popp, senza sottovalutare l’islandese Sveindís Jane Jónsdóttir che nella sfida del “Domenico Francioni” ha fatto impazzire la difesa capitolina sull’out sinistro, con Elisa Bartoli costretta agli straordinari. Servirà una super prestazione alla Roma per uscire indenne dal rettangolo verde tedesco, ma la formazione di Alessandro Spugna ci ha abituato piuttosto bene.
Foto: LaPresse