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Ginnastica artistica, Carlotta Ferlito: “Ragazzine prese a sberle e umiliate. Io maiale per un biscotto in più”

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La vita dell’atleta non è mai semplice, come noto: sacrifici, duro lavoro, con la speranza che tutti gli sforzi fatti possano essere ripagati con soddisfazioni e risultati nelle gare. Quando poi si parla della ginnastica artistica, dove il fisico è sottoposto a continui sforzi per poter essere perfetti quando conta, il discorso diventa (se possibile) ancor più accentuato, per un problema che l’intero movimento della ginnastica si porta dietro da tanto, troppo tempo.

Negli ultimi mesi sono sempre più frequenti le dichiarazioni di condanna di tantissime ginnaste per ciò che, per anni, hanno subito, o meglio, dovuto subire. Anche l’azzurra Carlotta Ferlito, che ha partecipato (ricordiamo) ai Giochi Olimpici di Londra 2012 e di Rio 2016, si è ulteriormente esposta sull’argomento: mantenere il silenzio non fa che peggiorare il tutto, bisogna avere la forza di parlare e condannare quanto accade, senza farsi influenzare.

Riportiamo, di seguito, il suo monologo alla nota trasmissione televisiva Le Iene, parole forti ma che vanno dritte al punto: “Vi assicuro che per un’atleta la cosa più difficile al mondo è essere allontanata dallo sport che hai praticato fin da piccola, lo sport per cui hai dato tutto. Ma io ho parlato con la convinzione che se provi a far sentire la tua voce, alla fine, qualcuno ti ascolta. Questo sport non può e non deve più essere fatto anche di violenze psicologiche e fisiche. Nessuna ragazzina dovrebbe essere presa a sberle, umiliata se chiede di andare in bagno, costretta a fare esercizi dove rischia l’osso del collo solo per punizione; essere chiamata maiale per aver osato mangiare un biscotto in più. Nessuna dovrebbe essere costretta a dimenticare dove sta il confine fra il giusto e lo sbagliato, fra normalità e malattia, come invece è successo a me che, a un certo punto, ho accettato quasi tutto“.

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Prosegue Carlotta Ferlito: “Io ho reagito, e oggi quel confine ce l’ho ben presente. Per questo voglio scegliere con la mia testa, imparare a guardare al mio fisico con affetto anziché con paura, recuperare le cene saltate, stare lontana dalla violenza e imparare a perdonarmi. Voglio decidere quando e come inizia e finisce la mia carriera; essere autonoma, anche scomoda se serve; non obbedire a nessuno. Io ogni giorno cerco di migliorare, proprio come facevo in passato da atleta, solo che oggi lo faccio da persona, da donna. Questa volta lo faccio da sola, senza che nessuno possa permettersi di dirmi che cosa è giusto e cosa è sbagliato per me“.

VIDEO: L’INTERVISTA COMPLETA DI CARLOTTA FERLITO ALLE IENE

 

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Photo LiveMedia/Fabio Fagiolini

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