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Milano-Cortina 2026, Giovanni Malagò su San Siro: “Da sistemare diverse cose”

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Lo Stadio di San Siro continua a mantenere acceso il dibattito sulle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026. Il tempio dello calcio meneghino, da ormai diverso tempo al centro di una delicata contesa circa una sua eventuale demolizione e ricostruzione, è indicato dal protocollo come la struttura che accoglierà la cerimonia d’apertura dei Giochi. Oggi però, il Presidente del CIO Giovanni Malagò durante una conferenza stampa ha specificato quanto sia necessario avviare in tempo degli interventi specifici sull’impianto, al momento non idoneo con le esigenze del grande evento.

San Siro? Per i Giochi Invernali va bene se rimane questo impianto ha detto Malagòma è evidente che nel caso bisogna sistemare diverse cose che non sono in linea con le esigenze di una cerimonia di apertura delle Olimpiadi“. Bisogna partire dal presupposto che nella candidatura la cerimonia inaugurale è indicato si farà a San Siro. Non mi risulta ci sia un altro posto che può avere 80mila spettatori per ospitare questo evento, non è un tema solo di spettacolo ma anche di ricavi. Non è una cosa che ci riguarda, siamo spettatori interessati ma a noi va bene tutto. Non so se si riesce a fare nuovo San Siro in tempo, noi siamo aperti e fiduciosi nelle scelte dell’amministrazione“.

Il Numero uno del CIO ha poi espresso soddisfazione per l’arrivo del nuovo Amministratore Delegato Andrea Vernier, garantendo velocità nel risolvere i problemi sopraggiunti fino a questo momento. “Stiamo andando tutti nella stessa direzione. Finalmente la prua della barca è nella giusta direzione, la luce in fondo al tunnel è Andrea Varnier, perché se anche fosse arrivata un’altra persona gli sarebbe servito qualche mese per entrare nel nuovo ruolo, Andrea invece è perfettamente calato nella parte. Sappiamo quali sono problemi e criticità ma penso che buona parte di questi in poco tempo verranno risolti”.

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E per ciò che concerne la consegna degli impianti, Malagò ha fissato come data di massima la fine del 2025: “Noi dobbiamo per la fine del 2025, anche qualcosa prima, avere le sedi di gara pronte anche per i test events. C’è un cronoprogramma, è interesse di tutti che venga rispettato e vale per il villaggio olimpico così come per Santa Giulia, dopo le ultime positive risposte burocratiche sul Pala Sharp c’è una entità di lavori inferiori, siamo fiduciosi””

Foto: LaPresse

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