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Nuoto, argenti amari per Martinenghi e la 4×50 sl azzurra. Miressi è bronzo nei 100 sl dei Mondiali in vasca corta

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È calato il sipario sulla terza giornata di semifinali e di Finali nel Melbourne Sports and Aquatic Centre, sede dei Mondiali 2022 di nuoto in vasca corta. Un day-3 nel quale le emozioni non sono mancate di certo nella rassegna iridata di scena nella piscina in Australia.

La Finale della gara regina al maschile ha regalato il bronzo ad Alessandro Miressi, che non è riuscito a confermarsi campione del mondo di questa distanza, ma quest’oggi il contesto era ben diverso da quello di Abu Dhabi. L’azzurro è giunto terzo con lo stesso crono (45.57) con cui aveva vinto il titolo 12 mesi fa. L’oro è stato vinto dall’idolo di casa, Kyle Chalmers (45.16, nuovo record dei campionati) davanti al francese Maxime Grousset (45.41) e appunto a Miressi. Bene anche Thomas Ceccon, autore del personale di 45.72 (quinto), immediatamente alle spalle del primatista del mondo e oro iridato in vasca lunga, David Popovici (45.64, nuovo record mondiale giovanile). Nella Finale femminile l’australiana Emma McKeon si è imposta con il tempo di 50.77 (record dei campionati) davanti alla rappresentante di Hong Kong, Siobhan Bernadette Haughey (50.87) e all’olandese Marrit Steenbergen (51.25).

Alterne fortuna nelle semifinali dei 50 dorso per gli azzurri: al femminile niente da fare per Silvia Scalia (13ma in 26.39), non troppo distante dal 26.18 (record italiano); obiettivo centrato per Lorenzo Mora, entrato nell’atto conclusivo con il quinto crono di 22.90.

Nuoto, Nicolò Martinenghi argento ai Mondiali nei 100 rana: sfuma il Grande Slam

Deluso non poco Alberto Razzetti al termine della Finale dei 200 delfino. L’azzurro, oro mondiale l’anno scorso in questa specialità in vasca corta, ha conquistato il quarto posto con il crono di 1:50.12, rimanendo a circa un secondo dal suo primato italiano che il ligure avrebbe voluto replicare per conquistare il podio. Nei fatti, l’1:49.06 di 12 mesi fa gli sarebbe valso l’argento e chiaramente l’amarezza si origina per questo. Oro iridato vinto da un redivivo Chad Le Clos che ha firmato il nuovo primato africano di 1:48.27 a precedere il giapponese Daiya Seto (1:49.22) e lo svizzero Noè Ponti (1:49.42). Festa americana nella medesima specialità al femminile: vittoria di Dakota Luther (2:03.37) davanti ad Hali Flickinger (2:03.78). Il podio è stato completato dall’australiana Elizabeth Dekkers (2:03.94).

Argento un po’ amaro per Nicolò Martinenghi nei 100 rana maschili. L’azzurro, con il crono di 56.07, si è dovuto accontentare della piazza d’onore alle spalle dell’americano Nic Fink (55.88). Il bronzo è stato vinto dal rientrante Adam Peaty (56.25), reduce da un infortunio al piede che l’ha costretto a disertare i Mondiali e gli Europei in vasca lunga di quest’anno. Sesto Simone Cerasuolo (56.99). Nella prova femminile l’american Lilly King ha fatto la voce grossa in 1:02.67 precedendo l’olandese Tes Schouten (1:03.90) e la tedesca Anna Elendt (1:04.05). Da segnalare la squalifica della lituana Ruta Meilutyte, protagonista di un grande confronto con King giungendo seconda, ma poi sanzionata dai giudici di gara.

Missione compiuta per Ceccon che, in gestione perfetta del suo sforzo, ha ottenuto il pass per la Finale dei 100 misti: 51.60 per il veneto, distante un paio di decimi dal suo personale. Il migliore delle semifinali è stato lo statunitense Michael Andrew (51.40). Da sottolineare la squalifica pesante del francese Grousset che aveva dominato la prova prima di essere punito dai giudici di gara. Niente da fare invece per Costanza Cocconcelli: l’azzurra decima in 59.34, nei 100 misti donne, non è riuscita infrangere il muro dei 59″ come avrebbe voluto e l’atto conclusivo era lì a un passo. L’olandese Marrit Steenbergen ha siglato il miglior crono di 57.65.

Controprestazione per Matteo Ciampi nella Finale dei 400 stile libero: l’azzurro è salito di un secondo rispetto al proprio crono del mattino australiano e ha concluso in ottava piazza (3:38.98). La vittoria è andata allo statunitense Kieran Smith (3:34.38, record americano) davanti all’australiano Thomas Neill (3:35.05) e al lituano Danas Rapsys (3:36.26).

In chiusura del programma, un po’ di delusione per la 4×50 stile libero che aveva vinto il titolo l’anno scorso ad Abu Dhabi. L’assenza di Lorenzo Zazzeri si è fatta sentire, comunque è arrivato un argento: Alessandro Miressi (21.22), Leonardo Deplano (20.59), Thomas Ceccon (20.67) e Manuel Frigo (21.00) sono giunti in piazza d’onore con il crono di 1:23.40. Oro all’Australia con il primato oceanico di 1:23.44 e con uno scatenato Chalmers da 20.34. L’Olanda si è tinta di bronzo (1:23.75). Nella prova femminile (4×50 sl), USA sul tetto del mondo in 1:33.89 (record dei campionati e americano) davanti all’Australia (1:34.23, record oceanico) e ai Paesi Bassi (1:35.36). A chiusura di questa giornata, l’Italia è terza nel medagliere con 2 ori, 4 argenti e 1 bronzo (7 medaglie), preceduta dagli Stati Uniti (9-4-4) e dall’Australia (8-4-3).

Foto: LaPresse

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