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Nuoto, doppietta d’oro di Paltrinieri e 4×50 mista stellare, da record del mondo. Franceschi si tinge d’argento nei misti!

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È calato il sipario sulla quinta e penultima giornata di gare nel Melbourne Sports and Aquatic Centre, sede dei Mondiali 2022 di nuoto in vasca corta. Un day-5 nel quale le emozioni non sono mancate di certo nella rassegna iridata di scena nella piscina in Australia.

Pronti, via e sono state subito emozioni forti per la selezione tricolore. Nella 4×50 mista uomini gli azzurri sono andati a prendersi un oro di alto livello nella 4×50 mista. Un successo condito dal nuovo record del mondo di 1:29.72, diventando la prima squadra a infrangere la barriera dell’1:30. Lorenzo Mora (22.65), Nicolò Martinenghi (24.95), Matteo Rivolta (21.60) e Leonardo Deplano (20.52) si sono resi protagonisti di questa impresa, precedendo gli Stati Uniti (1:30.37, record americano) e l’Australia (1:30.81, record oceanico). Nella staffetta femminile (4×50 mista) è arrivato il sigillo delle padrone di casa, con il nuovo primato mondiale di 1:42.35, davanti agli USA (1:42.41) e alla Svezia (1:42.43).

Neanche il tempo di riordinare le idee che Gregorio Paltrinieri ha realizzato la sua doppietta in Australia: dopo l’oro dei 1500 stile libero, è arrivato quello degli 800 sl. Con una prestazione di grande intelligenza e saggezza tattica, Greg ha vinto in 7:29.99 in una distanza che per la prima volta faceva parte del programma iridato in corta. Sul podio con lui il norvegese Henrik Christiansen (7:31.48) e il francese Logan Fontaine (7:33.12).

DEUS EX MACHINA! Gregorio Paltrinieri il Nettuno delle acque, memorabile bis d’oro ai Mondiali negli 800 sl!

Rivolta on fire anche nelle semifinali dei 100 delfino. Il lombardo, smaltiti i problemi di stomaco dei giorni precedenti, ha ottenuto il secondo tempo di ingresso alla Finale alle spalle del sudafricano Chad le Clos (48.98). Ne vedremo delle belle visto anche lo svizzerò Noè Ponti ha fatto vedere cose molto interessanti (49.07). Nelle semifinali della medesima specialità al femminile l’americana Torri Huske ha fatto la voce grossa in 55.23.

Il “Mostro” è stato domato da una grandissima Sara Franceschi. La toscana, sbriciolando il proprio personale, è andata a prendersi un argento super prestigioso nei 400 misti (4:28.58). Una grande prova di carattere e di qualità, seconda solo alla statunitense Hali Flickinger (4:26.51). Per l’azzurra, già argento agli Europei dell’anno scorso in vasca da 25 metri, la prima medaglia mondiale della carriera (piscina da 25 metri). A completare il podio la giapponese Waka Kobori (4:29.03). Più indietro Ilaria Cusinato (settima in 4:32.60).

Medaglia di legno per Alberto Razzetti sulla stessa distanza: il ligure ha concluso quarto in 4:00.45. Titolo mondiale vinto dal giapponese Daiya Seto che si è confermato il migliore interprete della specialità, citando l’oro dell’anno scorso ad Abu Dhabi. Il nipponico si è imposto in 3:55.75 davanti all’americano Carson Foster (3:57.63) e al sudafricano Matthew Sates (3:59.21).

Nelle semifinali dei 50 rana uomini Nicolò Martinenghi e Simone Cerasuolo hanno ottenuto il primo e terzo tempo di ingresso nell’atto conclusivo di domani, rispettivamente in 25.60 e in 25.66 (nuovo personale per Cerasuolo). Primo avversario sarà l’americano Nic Fink (25.64), già oro nei 100 rana a Melbourne, ma attenzione anche al britannico Adam Peaty (settimo in 25.85). Tra le donne super la lituana Ruta Meilutyte che ha stabilito il nuovo record del mondo in 28.37, mentre per Benedetta Pilato l’approdo all’atto conclusivo con il sesto crono di 29.42. La giovane pugliese è parsa in ripresa dopo i problemi patiti, similari a quelli di Rivolta.

A conclusione, sono arrivate nei 50 stile libero le affermazioni dell’australiana Emma McKeon (23.04 record dei campionato e oceanico) al femminile e del rappresentante delle Isole Cayman, Jordan Crooks (20.46) tra gli uomini.

Foto: LaPresse

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