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Sci alpino, Sofia Goggia: “Ho fatto le Olimpiadi con una gamba sola, figuriamoci se non potevo sciare con una mano”

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Una prestazione spettacolare, e con una mano menomata. Sofia Goggia non fa sconti anche senza essere al meglio della propria condizione: la sua prima posizione a St. Moritz, nella discesa libera, non era pronosticata. Ma, del resto, stiamo parlando di una per cui il termine “impronosticabile” non esiste.

Queste le dichiarazioni della bergamasca alla Rai: “Quando abbiamo fatto un giro in campo libero ‘scorciandomi’ tutta la mano, e ho capito che sarei riuscita a mettermi a uovo e ce l’avrei potuta fare, ero tanto felice. In partenza mi son detta che non c’era nessuna così felice come me pronta a disputare questa gara. Non dico che avessi paura, però qualche pensiero in testa m’è passato. Mi sono però detta che ho fatto due prove in cui ho dominato. Se sto sui miei piedi, se scio come so, se prendo le rampe come so fare, posso farcela. La gara non è ancora finita, ma sono contentissima di quella che ho fatto“.

Si scherza anche sulla mano, con il sorriso da parte della diretta interessata: “Mostravo la manita, la manita come ha detto un giornale. Dopo che ho vinto quella volta a Lake Louise è la Manita Goggia“.

Il confronto con i cinque cerchi appare inevitabile: “Più difficile Pechino di questa. Ho fatto l’Olimpiade su una gamba, cosa vuoi che sia una mano? Posso dire una cosa? L’ho già detto nel pre-gara, ma ringrazio di cuore tute le persone che mi hanno aiutato ieri, da chi mi ha aiutato a Milano agli autisti messi a disposizione da Giorgio Armani, al San Donato che ha messo insieme i migliori chirurghi italiani per operarmi ieri, alla clinica La Madonnina e a quelle persone che hanno messo un piccolo contributo per portarmi al cancelletto oggi. Questa vittoria è anche per voi“.8

A Eurosport: “Sono super-felice della mia prova, non potevo spingere in partenza e per questo non sono stata veloce nella prima parte come nel secondo training. Se sto facendo questa intervista devo ringraziare tutte le persone che mi hanno aiutato ieri, chi mi ha portato a Milano. Sono grata per tutto l’aiuto che ho avuto“.

Altri dettagli li aggiunge alla FISI: “Il successo di oggi è qualcosa di grande con 4 decimi, con una man e senza spingere con una fatica immensa sui salti. La dedico a tutte le persone che mi hanno aiutato ieri. E’ stato difficile per me dopo aver visto la cicatrice dopo l’operazione ho sentito un po’ di disagio dentro di me, ma ho solo pensato che potevo vincere e sono tanto tanto contenta. La Suter mi è venuta a fare i complimenti e mi ha fatto piacere, mi porto via l’abbraccio con il dottor Panzeri con cui ieri abbiamo vissuto una giornata folle, il mio skiman, il mio preparatore e tutto lo staff azzurro“.

Foto: LaPresse

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