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Tennis, Simone Tartarini: “Lorenzo Musetti è speciale come Alcaraz e Rune, ma senza fretta. Top10 nel 2023? Arriverà se…”

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Simone Tartarini

In cerca di continuità. Il 2023 ha un obiettivo molto chiaro per Lorenzo Musetti perché i picchi del suo gioco sono evidenti e gli hanno permesso di scalare la classifica fino al n.23 del ranking. Non poca cosa per chi ha 20 anni, anche se le imprese dello spagnolo Carlos Alcaraz e del danese Holger Rune possono ridimensionare il target descritto.

Un Musetti, attualmente n.3 d’Italia, che vuole quindi dimostrare già dal prossimo Australian Open di essere cresciuto. Nel 2022 ci fu un’uscita di scena al primo turno contro Alex de Minaur, ma quella era ancora una versione in cui qualche contrarietà nel giocare sul cemento c’era. Criticità che il carrarino ha un po’ risolto nel corso dei mesi, anche se il lavoro è in corso.

Per parlare di questo ci siamo rivolti al tecnico di Lorenzo, Simone Tartarini, che con il suo allievo sta preparando la stagione nel miglior modo possibile.

Simone, come sta anzitutto?

“Bene, passeremo il Natale in aereo per essere in Australia, ma ormai ci siamo abituati”.

Un viaggio dettato dalla partecipazione di Musetti alla United Cup, ma era tutto pianificato?

In verità no, perché a settembre 2022 ne avevamo parlato con Simone Vagnozzi e Sinner voleva partecipare. Ha poi cambiato idea e Simone con grande cortesia ci ha avvisato e quindi abbiamo scelto con Lorenzo di partecipare“.

Una situazione analoga a quelle delle Olimpiadi di Tokyo?

No, in quel caso era stato un po’ Jannik a creare un po’ di caos per via di una rinuncia in tempi non propriamente indicati. Era un’altra storia“.

Un’altra storia è stata anche per Lorenzo l’ultima fase del 2022. Si aspettava la sua crescita sul duro in questi tempi?

Lavoriamo per quello. Nel 2022 abbiamo deciso di non affrontare a febbraio la trasferta sudamericana sulla terra per consentire a Musetti di fare esperienza sul duro. Già a Rotterdam, dove ha battuto Hurkacz, si erano visti dei miglioramenti. Siamo però solo all’inizio“.

C’è ancora tanto fare?

“Assolutamente sì. Lorenzo ha capito quanto siano importanti servizio e i colpi di inizio gioco, ma ancora fa un po’ di confusione e quindi la sua tendenza ad arretrare si presenta. Ci stiamo lavorando, ma del resto ha 20 anni…non dimentichiamocelo“.

Vero, ma forse i risultati di Alcaraz e di Rune hanno un po’ sfalsato i valori?

Onestamente sì, ma parliamo appunto di fenomeni e di giocatori speciali. Anche Lorenzo lo è, ma questa non è una gara di velocità, l’importante è riuscire a consolidare il proprio gioco“.

Che cosa manca a Musetti, quindi, per entrare in top-10?

Manca continuità di rendimento. I tennisti di alto livello mantengono uno standard per tanti match. Lorenzo ancora non ci riesce e si allena per questo. È un aspetto più mentale che tecnico perché Musetti ha dimostrato che, quando è centrato, di saper giocare tutti i colpi. Nel 2022 ha battuto Alcaraz, Ruud, Auger-Aliassime, Berrettini ecc, ma deve appunto mettere insieme i pezzi“.

Ma l’obiettivo del 2023 è la top-10?

Può esserlo, ma io la considero solo una conseguenza dei risultati. A me interessa che Lorenzo riesca ad abbinare alla sua grande varietà dei colpi, maggior concretezza. Se ci riuscirà, allora quel target sarà centrato“.

E agli Australian Open con quale ambizione si va?

Partendo testa di serie, magari potrà avere qualche vantaggio in tabellone, ma non si può mai dire. Il livello è talmente alto…Sulla carta, l’obiettivo minimo è la seconda settimana, ma non è che con gli Australian Open finisce tutto. Noi dobbiamo guardare a lungo termine e la stagione sarà lunghissima“.

Guardando in casa d’altri, è Djokovic secondo lei il vero n.1 del mondo più che Alcaraz?

Carlos è fenomenale ed è stato bravissimo a crescere in poco tempo, ma io credo che Nole sia di un altro pianeta ancora. Ha una costanza nel suo tennis pazzesca e se è centrato è quasi impossibile da battere. Pensando all’Australia e visto cosa ha fatto in questo torneo…c’è poco da aggiungere“.

E un italiano lo vincerà mai uno Slam?

Io lo spero ovviamente e magari potrebbe essere chi alleno (sorride, ndr)“.

Foto: Victor Joly / Shutterstock.com

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