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Basket, il 2022 dell’Italia. Dal sogno europeo sfumato a quello per Paolo Banchero. Ma resta il problema centri
La fine dell’anno si sta ormai per avvicinare ed è arrivato il momento dei bilanci. Il 2022 dell’Italbasket è stato sicuramente caratterizzato dal cambio in panchina tra Meo Sacchetti e Gianmarco Pozzecco, con quest’ultimo scelto dal presidente Petrucci come uomo guida di un progetto che deve portare l’Italia alle Olimpiadi di Parigi 2024, le seconde consecutive dopo quelle di Tokyo.
E’ stato l’anno del sogno europeo, della qualificazione ai Mondiali e della caccia a Paolo Banchero. Sono questi i tre temi che hanno certamente segnato il 2022 della pallacanestro azzurra, che si conferma comunque in salute dopo le ultime stagioni che hanno ridato slancio all’intero movimento.
Si parlava di sogno europeo e la manifestazione continentale probabilmente resterà una grandissima occasione persa. Dalla strepitosa vittorie negli ottavi di finale contro la Serbia al drammatico finale nel quarto con la Francia, con i due liberi di Simone Fontecchio che probabilmente sono ancora nella mente di tutti i tifosi italiani. Un impensabile 0/2 di colui che fino a quel momento era stato per distacco il miglior giocatore e l’assoluto trascinatore di una Nazionale che si era ritrovata dopo l’inaspettato ko con l’Ucraina nella prima fase.
Ancora una volta l’Italbasket è arrivata ad un passo dalla gloria, fermandosi sempre ad un centimetro dal poter realizzare una grande impresa. La semifinale contro la Polonia sarebbe stata la chance perfetta per tornare in finale e vedersela poi a quel punto contro la Spagna di Sergio Scariolo, sicuramente favorita in quel frangente, ma che si sarebbe trovata di fronte a quel punto una squadra pronta a continuare il suo sogno e dunque forse inarrestabile.
Dopo l’Europeo, l’obiettivo degli azzurri era quello di centrare la qualificazione ai Mondiali. Traguardo raggiunto con due giornate d’anticipo al termine di un’altra battaglia epocale in quel di Tbilisi contro la Georgia. Una squadra rivoluzionata rispetto all’estate, ma Gianmarco Pozzecco è riuscito a costruire un grande gruppo, dove chiunque riesce a dare il suo contributo appena viene chiamato in causa.
Certo guardando il roster, al CT azzurro manca probabilmente un centro di livello internazionale. Paul Biligha ed Amedeo Tessitori gettano sempre il cuore oltre all’ostacolo e ci mettono anche qualcosa in più del proprio potenziale. Guglielmo Caruso è un ragazzo che sta crescendo a suon di buone prestazioni in Serie A, ma dietro di lui purtroppo di materiale umano che può fare la differenza in azzurro c’è davvero ben poco. Ovviamente è fuori discussione uno come Nicolò Melli, che in Nazionale deve ricoprire sempre quel ruolo, mostrando una classe sopraffina come negli ottavi di finale contro un certo Nikola Jokic.
La qualificazione ai Mondiali è stata centrata e qualche secondo dopo il suono dell’ultima sirena contro la Georgia, il pensiero di tutti è stato: “Adesso possiamo davvero convincere Paolo Banchero”. Il rookie degli Orlando Magic è senza alcun dubbio il sogno di tutta la pallacanestro italiano, con la delegazione azzurra (presente Gianmarco Pozzecco) che è volata in Florida per conoscere il ragazzo e presentargli il progetto della Nazionale.
Paolo non ha ancora sciolto i dubbi, ma non ha mai negato il suo amore verso l’Italia. Indimenticabile la bandiera italiana messa al collo nel momento delle foto dopo il Draft o le sue continue interviste in cui dice di voler indossare la maglia della Nazionale. Un corteggiamento estremo per un ragazzo che sta scrivendo continui record in questa sua prima stagione NBA. In passato solamente un certo Michael Jordan e Zion Williamson sono riusciti a segnare almeno venti punti in venti dei primi ventisei match giocati nella lega.
Con Banchero, ovviamente, cambierebbero di molto le prospettive azzurre. L’Italia si troverebbe in squadra un vero e proprio fenomeno, un giocatore che può fare la differenza e che può dominare. Si parla di un campione che potrebbe diventare quello che sono Giannis Antetokounmpo e Luka Doncic per Grecia e Slovenia. La risposta definitiva di Paolo arriverà tra qualche mese, con l’Italia che sogna, aspetta e spera.
Foto: FIBA Basketball