MotoGP
Oscar 2022, le emozioni azzurre dell’anno. Dal record del mondo di Thomas Ceccon alla rimonta epica di Bagnaia a Sepang
Il 2022 ha regalato grandi emozioni agli appassionati di sport. L’Italia si è resa protagonista di un’annata semplicemente trionfale, ricca di successi in ogni ambito e in cui gli azzurri ci hanno regalato imprese commoventi. Sono stati innumerevoli i momenti in cui ci siamo esaltati e in cui abbiamo festeggiato a dimisura.
Non si contano i momenti in cui il cuore ha palpitato più del normale, in cui siamo sobbalzati sul divano per esultare delle imprese realizzate dai nostri portacolori. La redazione di OA Sport ha selezionato tre emozioni indimenticabili, tre gioie indelebili entrate nel nostro cuore per estro, originalità, imprevidibilità, impatto emotivo, portata storica.
OSCAR OA SPORT 2022, L’EMOZIONE DELL’ANNO:
PRIMO POSTO: ORO E RECORD DEL MONDO DI THOMAS CECCON AI MONDIALI
Il mostro disumano della versatilità e dell’ecletticità si materializza ai Mondiali. Thomas Ceccon scende in acqua, nella corsia 5 dei favoriti d’obbligo, pronto per fronteggiare gli statunitensi Ryan Murphy e Hunter Armstrong, oltre al greco Apostolos Christou, nella finale dei 100 dorso. L’azzurro ha tutte le carte in regola per fare saltare il banco sulla distanza per eccellenza e a Budapest si rende protagonista di una cavalcata imperiale che bracciata dopo bracciata lo porta verso l’apoteosi iridata. L’azzurro ha divorato un’andata-ritorno con i controfiocchi, polverizzando letteralmente una concorrenza incapace di contrastare il suo incedere imperiale.
Thomas Ceccon ha luccicato in terra magiara, pennellando una gara sontuosa per continuità, sagacia tecnica, distribuzione dello sforzo, maestria nella respirazione, precisione in virata e nel tocco finale. Il 21enne scende addirittura sotto il muro dei 52 secondi per la prima volta in carriera: in semifinale aveva siglato il record nazionale in 52.12, nell’atto conclusivo abbassa il tempo di addirittura mezzo secondo e stampa un roboante 51.60. Campione del Mondo. Com il nuovo record del mondo.
Dopo sei anni crolla il 51.85 di Ryan Murphy, che assiste proprio da vicino alla detronizzazione, secondo a 37 centesimi di distacco dallo show del nostro portacolori. L’Italia ha un primatista mondiale in campo maschile per la seconda vittoria nella storia dopo Giorgio Lamberti, che detenne il primato dei 200 stile libero per dieci anni tra il 1989 e il 1999.
SECONDO POSTO: LA RIMONTA DI FRANCESCO BAGNAIA IN MALESIA
Francesco Bagnaia ha operato il sorpasso impossibile su Fabio Quartararo: dall’avere 91 punti di ritardo si è passati a vantare 14 lunghezze di vantaggio sul francese. La situazione si è completamente ribaltata nel giro di otto Gran Premi: le quattro vittorie consecutive del ribattezzato Pecco dopo il ritiro in Germania, accompagnati dai podi di Aragon, Thailandia e Australia lo hanno portato al comando della graduatoria, ma c’è bisogno di un’ultima spallata. Si arriva al GP di Malesia, con la solita incognita meteo a farla da padrona, e dopo le pessime qualifiche il copione si ribalta in gara: Bagnaia scatta come una molla e dalla nona piazzola vola subito in seconda, ma Quartararo non molla e da dodicesimo sale prima in quinta e poi in terza piazza.
Martin si stende, Bagnaia vola al comando e inizia un duello al cardiopalma con Enea Bastianini in cui può succedere di tutto, mentre Quartararo è subito alle loro spalle. Il piemontese della Ducati sa che deve rimanere in piedi e che non può permettersi errori, pena l’addio alle chance di titolo. Bagnaia alza il ritmo con sagacia, tiene a bada Bastianini, vince e sul gradino più alto del podio osserva Quartararo sulla sua sinistra. Francesco Bagnaia ha allungato definitivamente in testa alla classifica generale, ha 23 punti di vantaggio sul transalpino e a Valencia gli basterà un quattordicesimo posto per essere sicuro di laurearsi Campione del Mondo. Non avrà problemi, riportando il titolo in Italia dopo Valentina Rossi e trionfando in sella a una moto italiana come era riuscito a fare Giacomo Agostini cinquant’anni prima.
TERZO POSTO: LA VITTORIA DELL’ITALIA DI RUGBY CONTRO L’AUSTRALIA
I Leoni Indomabili di Firenze. L’Italia ha battuto l’Australia per la prima volta nella storia: allo Stadio Artemio Franchi si è materializzata una delle imprese più belle della storia della nostra palla ovale. I Wallabies si inchinano al cospetto degli indomiti azzurri, capaci di imporsi per 28-27 al termine di un match semplicemente al cardiopalma e giocato su livelli agonistici molto elevati. Una delle potenze assolute del rugby internazionale si deve arrendere contro un’Italia che sta tornando in quota e che ha dimostrato di essere dotata di un livello tecnico rimarchevole.
La prima meta di Pierre Bruno porta i padroni di casa sul 10-3, poi il fuoriclasse assoluto Ange Capuozzo marca il 17-3 in maniera spettacolare. L’Australia rientra però perentoriamente in partita con due mete (17-15), prima del nuovo allungo dalla piazzola firmato da Tommaso Allan. Ange Capuozzo è un diamante grezzo che l’Italia si coccola e si tuffa per la seconda meta personale che vale il 25-15, ma Tom Robertson non demorde (25-22). Il piazzato di Padovani vale il 28-22, ma a tempo scaduto Caderyn Neville segna, ammutolisce lo stadio (28-27), ma Donaldson sbaglia la trasformazione del sorpasso e il Franchi esplode di gioia.
Foto: Lapresse