Rally
Dakar 2023, i favoriti dei quad. Duello tra Alexandre Giroud e Manuel Andujar, con Moreno e Wisniewski mine vaganti
Siamo ormai pronti a vivere il consueto spettacolo che la Dakar sa regalare, con la quarantacinquesima edizione sempre più vicina al suo esordio, in programma sabato 31 gennaio con il prologo Sea Camp-Sea Camp (11 km totali) che darà il via alla gara. C’è molta attesa per la sfida tra i quad, come sempre molto equilibrata in partenza e, non a caso, il discorso è valido anche per questa edizione.
Tra i piloti in gara per i quad non può che spiccare chi è reduce dal successo nella Dakar 2022, il francese Alexandre Giroud che, quest’anno, si è imposto con merito per la costanza avuta lungo le a dir poco complicate tappe precedendo Francisco Moreno e Kamil Wisniewski: questi ultimi prenderanno entrambi parte alla Dakar 2023 e sono da considerare delle vere e proprie mine vaganti, che proveranno a dire la loro dopo il podio di quest’anno.
Se, dunque, Giroud parte con l’obiettivo di bissare il successo recentemente ottenuto, lo stesso vale per l’argentino Manuel Andujar: infatti, dopo aver vinto nel 2021 proverà senz’altro a ripetersi e, per di più, nella scorsa edizione ha dovuto fare i conti con la sfortuna che lo ha costretto al ritiro alla sesta tappa (a causa di un brutto incidente, con un inevitabile forfait per il resto della corsa).
Oltre, quindi, alla voglia di ripetere quanto accaduto nel 2021, si aggiunge quella di riscatto per la delusione accusata quest’anno: ritirarsi da campione in carica è stato a dir poco frustrante, come affermato dallo stesso argentino, ed è dunque lecito attendersi un desiderio di rivalsa pericoloso per gli avversari.
Insomma, è probabile che per larghi tratti della Dakar 2023 tra i quad possa verificarsi un duello per il successo finale tra Alexandre Giroud e Manuel Andujar ma, in primis, gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo (ancor di più in una competizione di una tale difficoltà) e tutto può succedere, in secundis gli altri piloti (Moreno e Wisniewski su tutti) non staranno di certo a guardare.
Foto: LiveMedia/Eric Vargiolu