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Australian Open 2023: il tabellone di Rafael Nadal. Jack Draper non è esordio semplice, anche Tiafoe e Medvedev sul cammino

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Rafael Nadal

La testa di serie numero 1 del tabellone non fa sì che a Rafael Nadal il sorteggio sorrida particolarmente. Anzi, si può dire che, verso la difesa del titolo, il mancino di Manacor di ostacoli ne abbia parecchi. Una sensazione, questa, che si amplifica ancora di più se si pensa che soltanto il terzo turno potrebbe dare, eventualmente, un momento di respiro all’uomo che non ha mai iniziato la stagione male quanto quest’anno (leggere alla voce sconfitte in United Cup).

Per Nadal c’è subito un primo turno che, allo stato attuale delle cose, è impegnativo. Resta da capire quale sarà l’impatto emotivo del britannico Jack Draper sulla partita; lui viene da una buona settimana con la semifinale raggiunta ad Adelaide 2, ma lo scenario della Rod Laver Arena è chiaramente tutt’altra cosa. Fino ad ora il londinese due scalpi in top ten li ha collezionati (Tsitsipas e Auger-Aliassime), ma questo è un test che mette in campo tanti altri fattori.

Un eventuale secondo turno darebbe al maiorchino in premio un americano con assoluta certezza. Sarebbe questione più facile con Mackenzie McDonald (già travolto al Roland Garros 2020, con quattro soli game lasciati nel 2° turno), un po’ meno con Brandon Nakashima, contro il quale sarebbe invece la prima volta. In entrambi i casi, però, il pericolo sarebbe minore rispetto a quello rappresentato da Draper.

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Il terzo turno, poi, non ha grandi margini di rischio. O almeno questa è l’apparenza, perché il giapponese Yoshihito Nishioka non ha mai reso le cose facili a Nadal nei due precedenti, pur non avendogli mai strappato un set. Per stato di forma, adattabilità o fase della carriera, lo svedese Mikael Ymer, lo spagnolo Jaume Munar e il ceco Dalibor Svrcina non sembrano in grado di giungere a tale punto.

Capitolo ottavi: qui le cose tornano a farsi davvero molto interessanti. Tornerebbe infatti lo spettro di Frances Tiafoe: l’americano ha sconfitto il numero 2 del mondo in quattro set agli US Open ed è uscito dalla United Cup con sole vittorie (per quanto due vengano da ritiri). Un po’ meno elevate le quotazioni del russo Karen Khachanov, se non altro per le sue difficoltà contro favoriti o giocatori più in forma di lui. Possibili outsider, ma molto alla lontana, l’argentino Sebastian Baez e il tedesco Oscar Otte.

A livello di quarti, poi, può esserci la rivincita della passata finale. Il russo Daniil Medvedev, lo si può dire, si era ritrovato a tre palle break dal risolvere la questione a proprio favore. Invece le cose sono poi andate diversamente. Per ora è stato fermato solo da Novak Djokovic ad Adelaide 1, il che chiarisce come i segnali lanciati siano buoni. Possibili insidie per lui il secondo turno con lo svizzero Marc-Andrea Huesler, il terzo con lo statunitense Sebastian Korda e un ottavo con il polacco Hubert Hurkacz o il canadese Denis Shapovalov (sempre al netto di outsider, e tra questi c’è Lorenzo Sonego).

Quale la prospettiva di semifinale? A questo punto è difficile rispondere, perché i candidati eventuali sarebbero tanti. E, ovviamente, tutto dipenderebbe da un eventuale approdo di Nadal fino a questa fase. Il mancino di Manacor sa, però, che da quelle parti nulla è certo. Stefanos Tsitsipas versione rincorsa al numero 1 del mondo? Felix Auger-Aliassime che però non ha dato garanzie in avvicinamento? Cameron Norrie autore di un grande avvio di 2023? Jannik Sinner in una potenziale prima corsa oltre i quarti? Grecia, Canada, Gran Bretagna o Italia, le strade verso (potenzialmente) Djokovic sono tante.

Foto: LaPresse

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