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Australian Open 2023: Jannik Sinner va sotto 0-2, si arrabbia e poi strapazza Fucsovics in rimonta

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Jannik Sinner

Di carattere. Jannik Sinner ce l’ha fatta, ma è stata molto più dura di quanto si potesse immaginare contro l’ungherese Marton Fucsovics (n.78 del ranking) nel terzo turno degli Australian Open 2023. L’altoatesino (n.16 del mondo) si è imposto con il punteggio di 4-6 4-6 6-1 6-2 6-0 in 3 ore e 36 minuti, risalendo da una situazione di punteggio di grande difficoltà, come mai in carriera in uno Slam, e imponendosi con determinazione.

Non è stato il miglior Sinner, nel complesso, tantissimi errori nella prima parte al cospetto di un Fucsovics che ha dato tutto in campo, ma poi anche le fatiche dei match precedenti sono un po’ pesate nelle gambe del magiaro. Sinner, dunque, ha ottenuto per l’ottava volta in carriera la qualificazione in un ottavo di finale di un Major e se la vedrà contro il greco Stefanos Tsitsipas, a segno contro l’olandese Tallon Griekspoor. Una rivincita ricordando i quarti di finale dell’anno scorso.

Nel primo set si comprende dal primo quindici che Sinner non è nelle sue versioni migliori: tanti errori con il dritto e servizio perso malamente in apertura. L’altoatesino rimedia nel secondo gioco, con alcuni colpi di buon livello con il rovescio, ma paga dazio nuovamente nel quinto, cedendo il proprio turno in battuta. Fucsovics gioca in grande fiducia e archivia la pratica sul 6-4.

Nel secondo set la musica non cambia, Jannik soffre terribilmente le variazioni di ritmo dell’avversario e non trova mai il campo. Il break del terzo game è la logica conseguenza, ma nuovamente l’azzurro più con la testa che con il tennis ristabilisce la parità nel sesto game. Un’illusione perché l’ungherese strappa a zero il servizio al nostro portacolori nel nono gioco e si aggiudica la frazione sul 6-4.

Nel terzo set il momento decisivo è il primo game perché il n.16 del mondo salva una palla break dal sapore di sconfitta. Scampato il pericolo, il braccio di Jannik si scioglie e si vede anche qualche errore in più del n.78 ATP. Il classe 2001 del Bel Paese va avanti di due break e, pur qualche patema d’animo di troppo nel settimo gioco (quattro palle del parziale contro-break annullate), mette a referto il parziale sul 6-1.

Nel quarto set l’inizio è disastroso e anche un pizzico di fortuna supporta Fucsovics tra nastri e righe nel secondo game. Il break di ritardo scuote l’azzurro che da quel momento mette in scena il suo miglior repertorio. Guadagnando sempre più campo, Sinner fa sua la frazione in maniera autorevole sul 6-2. Nel quinto set si assiste a un monologo dell’italiano: l’ungherese, anche perché di benzina nel serbatoio ne è rimasta poca, non può più opporsi alla pesantezza di palla dell’italiano. Ne consegue un 6-0 che manda i titoli di coda sul confronto. Sinner ha infilato ben 12 games consecutivi tra quarto e quinto parziale.

Leggendo le statistiche, i 31 vincenti e i 52 errori non forzati pongono l’accento su tutte le difficoltà di Jannik, bravo però a “sporcarsi” in un match in cui sono state più le basi caratteriali che quelle tecniche a emergere, tenendo conto del rapporto winners/gratuiti di Fucsovics pari a 26/57.

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Foto: LaPresse

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