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Australian Open 2023: Hurkacz sopravvive ancora al quinto set, va ko anche Shapovalov
Sopravvive ancora una volta Hubert Hurkacz. Il tennista polacco, numero 10 del tabellone, ha bisogno nuovamente del quinto set per raggiungere gli ottavi di finale dell’Australian Open 2023. Dopo la lunga battaglia di due giorni fa con Lorenzo Sonego, riesce ad avere la meglio anche su Denis Shapovalov, seppur rischiando parecchio. Il 7-6 6-4 1-6 4-6 6-4 in oltre tre ore e mezza racconta di una partita tremebonda da entrambe le parti, con continui cambi di scenario. Ora il polacco attende il vittorioso tra Sebastian Korda e Daniil Medvedev.
Anche perché nei primi due set trova una bella mano anche dal canadese, al solito talentuosissimo ma incostante. Shapovalov è molto aggressivo al servizio, e gli porta lati positivi e negativi: sette ace ma anche sette doppi falli. Proprio un momento di ‘secca’ non gli permette di chiudere la prima frazione, e ne paga le conseguenze al tie-break successivo, dominato dal polacco, e nel secondo set, dove con tre servizi persi in maniera consecutiva non approfitta di un Hurkacz non proprio irreprensibile (due break subiti anche per lui), e si ritrova ad un set dall’eliminazione.
Solo che, come spesso accade in questo sport diabolico, basta un nonnulla per ribaltare le sorti di una sfida. Il polacco fa un passo indietro nella qualità del gioco apparendo inquietantemente vicino a quello visto nei primi due set con Sonego, mentre il canadese inizia a sprigionare il suo talento: in nemmeno 75 minuti Shapovalov ha riequilibrato la situazione mandando tutti al quinto set.
La sfida sembra pendere emotivamente da parte del nordamericano, ma Hurkacz ritrova il proprio io proprio al momento giusto, tornando ad essere aggressivo nel corso degli scambi. Dopo cinque giochi interlocutori, il polacco torna a strappare il servizio al proprio avversario dopo tempo immemore e si porta a servire per il match. Che porta ad un ultimo gioco schizofrenico: tre grandi punti di Shapo per avere le palle per rientrare in corsa, e arriva la spallata del polacco che grazie al servizio si prende la contesa.
Una partita in cui i due hanno avuto un rendimento non troppo dissimile. Shapovalov, da attaccante qual è, ha più vincenti ma anche più errori non forzati (72-63 contro il 48-40 del suo avversario), ma se deve puntare il dito verso un particolare del suo gioco lo deve fare verso il servizio: arrivano 20 ace, ma anche 16 doppi falli e 16 palle break concesse, davvero tante.
Foto: LaPresse