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Australian Open 2023, Holger Rune: “La caduta non mi ha causato danni, le palle si sgonfiano molto in fretta”
Prosegue il cammino di Holger Rune agli Australian Open 2023. Dopo i larghi successi contro il serbo Filip Krajinovic e lo statunitense Maxime Cressy, il danese (testa di serie n.9) ha sconfitto ieri in tre set anche il francese Ugo Humbert e ha così raggiunto agli ottavi di finale il russo Andrey Rublev (ieri vittorioso contro il britannico Daniel Evans).
Nel post partita di ieri, Rune si è presentato in conferenza stampa e ci ha tenuto a rassicurare subito tutti sulle sue condizioni dopo la caduta nel secondo parziale: “Come avete visto sono caduto all’inizio del secondo set ma niente di serio: non mi sono slogato niente. Sono riuscito a giocare al pieno delle mie possibilità. Nel terzo set ero un pochino preoccupato ma poi ho visto il replay al rallentatore, niente di pericoloso. Non l’ho ancora controllata ma sono riuscito a giocare. Mi sento più rilassato perché comunque ho giocato molto bene dopo che è successo quindi sono speranzoso”.
In questi Australian Open sono già usciti tantissimi big, su tutti Rafael Nadal e Daniil Medvedev, ma il danese per ora pensa solo a se stesso: “Cerco di concentrarmi su ogni match che devo giocare uno alla volta e comunque non avrei dovuto giocare contro Rafa o Daniil in questo momento del torneo. Certo sono consapevole di quello che succede nel torneo ma mi concentro su me stesso. Considero ogni match duro e devo essere al 100% perché tutti stanno giocando benissimo. Sono stato molto solido oggi, bel primo set, poi c’è stata la caduta nel secondo ma ne sono venuto fuori e ho giocato bene. Sono super felice del modo in cui ho gestito tutto oggi”.
Nel rettangolo di gioco si vede tutta l’energia del classe 2003, ma, a detta sua, fuori dal campo non è lo stesso: “Mi sveglio sempre stanchissimo ogni giorno. Cerco di usare tutta l’energia che ho sul campo e penso di usarla molto bene ora. Ho gestito bene anche le mie emozioni oggi dopo la caduta. Ho continuato a giocare. Siamo in uno Slam, niente mi fermerà”.
Rune ha concluso con una critica sulle palle: “Si sgonfiano molto in fretta, giocando contro Ugo che colpisce forte come me dopo 5 games le palle erano quasi “morte”. Sono rimasto un po’ sorpreso. Non è un grosso problema perché poi le cambi ma dopo il riscaldamento di 5 minuti più 7 giochi diventano piuttosto lente”.
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Foto: LaPresse