Salto con gli sci
Salto con gli sci, l’anomalia del 2022-23. Kubacki e Granerud firmano un “doppio raddoppio” senza precedenti nella storia
La Coppa del Mondo maschile di salto con gli sci ha superato il proprio giro di boa. Il tema forte del weekend appena andato in archivio è rappresentato dal ritorno in auge di Ryoyu Kobayashi dopo una prima metà di annata agonistica molto complessa. Tuttavia, il trittico di Sapporo ha generato una singolare situazione senza precedenti nei 44 anni di storia del massimo circuito. I protagonisti sono Dawid Kubacki e Halvor Egner Granerud, ovvero i due uomini in bagarre per la conquista della Sfera di cristallo.
Venerdì, il polacco ha chiuso gara-I al secondo posto, incamerando il decimo podio consecutivo. La sua sequenza, cominciata a inizio dicembre, si è interrotta sabato, in gara-II. Dal canto suo, il norvegese si è classificato terzo nell’appuntamento del venerdì, attestandosi successivamente alla piazza d’onore sia in gara-II che in gara-III. In questo modo, lo scandinavo ha raggiunto una serie di otto presenze di fila sul piedistallo più ambito di ogni ambito sportivo. Va da sé che il filotto del nordico è ancora aperto.
Dunque 10 podi consecutivi per Kubacki e 8 per Granerud, pressoché in contemporanea. Già questo è un fatto curioso, perché mai nel medesimo inverno due atleti avevano concatenato almeno 8 top-three. Il numero non è casuale perché rappresenta, a oggi, l’eccellenza assoluta in termini di continuità ad altissimo livello nel salto con gli sci maschile.
Cionondimeno, alla già unica dinamica se ne affastella un’altra senza precedenti. Kubacki aveva già firmato una sequenza di 10 podi di fila nel 2019-20. Il trentaduenne di Zakopane è divenuto il primo uomo di sempre a raggiungere la doppia cifra per due volte. C’è chi si è spinto oltre, poiché Janne Ahonen è arrivato 13 e Peter Prevc a 12. Però, in un certo senso, il polacco ha compiuto qualcosa di sensazionale, replicando un’impresa riuscita solo ad altri due saltatori e in un’unica occasione.
Da qui il l’anomalo “doppio raddoppio” del titolo. Due atleti nell’eccellenza assoluta della continuità pressoché in contemporanea e, per di più, uno dei due a divenire il primo a firmare un remake del double digit in termini di podi consecutivi. La domanda, a questo punto, è fin dove si spingerà Granerud. L’onda di Kubacki è scemata, quella su cui sta idealmente surfando il norvegese è invece apparentemente ancora imponente. L’anomalia presentata dal 2022-23 sul piano della continuità diventerà ancora più marcata? Lo scopriremo nelle prossime settimane, con l’evolvere di un inverno che promette di avere ancora tanti temi in serbo.
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Foto: La Presse