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Djokovic, Alcaraz e Tsitsipas: 5° set fatale a Jannik Sinner negli ultimi 3 Slam consecutivi

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Jannik Sinner

Un altro quinto set fatale a Jannik Sinner. Il tennista altoatesino ha visto chiudersi agli ottavi di finale la sua avventura agli Australian Open 2023, venendo superato da Stefanos Tsitsipas. Seppur il match di questa mattina ha rappresentato un enorme passo avanti rispetto a quanto visto solo un anno fa, sfida in cui l’ellenico fu padrone del campo, il risultato non è cambiato. E arriva anche un dato che non andrà giù all’altoatesino, perché quella di oggi rappresenta il terzo ko in fila in uno Slam al set decisivo.

Il primo è quello con Novak Djokovic ai quarti di finale di Wimbledon. Una partita che vide l’azzurro giocare a livelli strepitosi nei primi due set, ma dal terzo in poi ci fu il prepotente ritorno del serbo, che sull’erba è riuscito a ribaltare l’inerzia della sfida. Poco male per l’azzurro, che ha fatto partita pari con lui su una superficie su cui, fino a dieci giorni prima, non aveva mai vinto una partita.

Un mese e mezzo dopo, è arrivato il turno degli US Open. E di quella sfida con Carlos Alcaraz che ha rappresentato uno spartiacque nella carriera di entrambi, almeno nel breve periodo. Probabilmente la partita più bella dell’anno,  quel match point non sfruttato che per un po’ ha riecheggiato nella testa di Jannik. Chissà, se quel punto fosse stato vinto dall’azzurro, forse parleremmo di lui come un probabile vincitore Slam. Ma siamo nel campo delle ipotesi.

E oggi arriva la sconfitta con Tsitsipas, in cui nel terzo e quarto set è parso davvero in grado di poter battere l’illustre avversario. Nella frazione decisiva l’ellenico ha riacquisito le sue certezze al servizio, cosa che ha punto nel vivo Sinner, ma forse non tanto come quel primo punto del set, quello smash tirato a rete dopo un punto giocato da campione. Sono i dettagli a fare la differenza tra un gran giocatore e un vincitore di Slam, i dettagli a dover essere limati quando le partite si fanno scottanti. Perché i mezzi per combattere con i più grandi ci sono tutti e lo ha dimostrato ancora una volta. Ora bisogna solo limare quei dettagli, per trasformare queste sconfitte in vittorie. 

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Foto: LaPresse

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