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Australian Open 2023, Novak Djokovic domina contro Andrey Rublev e approda in semifinale
Tutto facile. Novak Djokovic ha dominato l’ultimo quarto di finale degli Australian Open 2023. Il serbo (testa di serie n.4) ha sconfitto il russo Andrey Rublev (n.5 del seeding) con il punteggio di 6-1 6-2 6-4. Una grande dimostrazione di forza del campione nativo di Belgrado che ha sciorinato una prestazione di grandissima solidità e qualità, non risentendo del noto problema alla gamba sinistra.
Niente da fare per Rublev che ha dovuto fare i conti con un autentico “muro”, subendo la settima sconfitta in altrettanti match nei quarti di uno Slam. Per Nole è arrivata la decima semifinale in carriera a Melbourne (Australia), la 44ma nel suo percorso agonistico a livello Major, e affronterà l’americano Tommy Paul, uscito vittorioso dal derby contro il giovane Ben Shelton.
Making the hard courts look easy ????@DjokerNole is into his 10th #AusOpen semifinal!@wwos • @espn • @eurosport • @wowowtennis • #AO2023 pic.twitter.com/bLy6VAxKZG
— #AusOpen (@AustralianOpen) January 25, 2023
Nel primo set si comprende immediatamente il canovaccio del confronto: qualità eccelse di Djokovic in difesa e tante difficoltà per Rublev nel trovare punti “facili”. Il russo salva ai vantaggi una prima palla break nel secondo gioco, ma non può nulla nel quarto e nel sesto quando il serbo fa vedere tutto il repertorio, soprattutto con il rovescio. E’ sempre il nativo di Belgrado a cambiare l’inerzia dello scambio con variazioni di ritmo dal momento che il russo, al di là delle cosiddette “pallate”, poco altro fa vedere. E così sul punteggio di 6-1, con due chance del parziale contro-break annullate, Nole fa calare il sipario.
Nel secondo set stessa storia, stesso mare. Il nove volte vincitore a Melboure è centrato e non si lascia troppo distrarre dal vento. La gamba sinistra risponde abbastanza bene ai comandi e i suoi movimenti ne sono una dimostrazione: sa sempre dove andare il serbo, anticipando le giocate di Rublev e infilandolo con colpi di una precisione incredibile. I break del quinto e settimo gioco si giustificando così, con il russo poco concreto nel sesto, tenuto conto delle due palle break costruite. Al termine di un lungo ottavo game, Djokovic si aggiudica il parziale sul 6-2, salvando anche in questo caso un break-point.
Nel terzo set l’avvio è subito di marca serba: break in apertura e partita sempre più in discesa. L’ultimo segnale di “vita” Rublev lo dà nel terzo game, con una palla del contro-break, ma il servizio toglie le castagne dal fuoco a Nole. Si prosegue on serve e la chiusura a zero del turno in battuta del decimo game scrive la parola fine (6-4) sull’incontro.
Leggendo le statistiche, sono da sottolineare i 14 ace realizzati da Djokovic, associati all’80% di punti vinti con la prima di servizio e al 68% di quindici ottenuti in risposta alla seconda in batutta di Rublev. Nel rapporto vincenti/errori non forzati c’è tutto Djokovic (32/21).
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Foto: LaPresse