Seguici su

Senza categoria

IGTC, 12 Ore Bathurst: le GT3 tornano ad affrontare il Mt. Panorama, prima volta per Valentino Rossi

Pubblicato

il

Valentino Rossi

A solo una settimana dalla Rolex 24 at Daytona il panorama delle ruote coperte si ritrova nella mitica location di Bathurst per l’opening round dell’Intecontinental GT Challenge Powered by Pirelli (IGTC). Ci sarà da divertirsi nella 12 ore che ci apprestiamo a commentare, una delle sfide più impegnative al mondo in una delle location più spettacolari del motorsport.

Stiamo parlando del leggendario Mt. Panorama, una tracciato di sei chilometri che si articola nello Stato del New South Wales. Il circuito in questione, un impianto non permanente, è semplicemente il più importante d’Oceania, sede annualmente della 12 ore e soprattutto della 1000km valida per il Supercars Championship.

Nulla è scontato in un percorso che non permette il minimo errore. I muretti nella sezione della ‘montagna’ e la ghiaia presente nel terzo e nel primo tratto possono facilmente cambiare le carte in tavola. La conoscenza della pista è un valore aggiunto da tenere in considerazione, non è un caso la presenza di molti protagonisti del già citato Supercars (la più importante categoria d’Australia per le quattro ruote).

Per la prima volta vedremo all’opera anche Valentino Rossi, in scena con WRT e BMW. Debutto in una serie gestita da SRO per la realtà belga ed il costruttore teutonico che successivamente si presenteranno ai nastri di partenza del Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS ed ovviamente nella 24h di Spa-Francorchamps (secondo round dell’IGTC).

Valentino Rossi/Maxime Martin/Augusto Farfus si alterneranno a bordo della vettura #46, mentre  Charles Weerts/Dries Vanthoor/Sheldon van der Linde  gareggeranno sulla M4 GT3 #32. I due equipaggi verranno riproposti anche nell’Endurance Cup del GTWC Europe che scatterà da Monza ad aprile.

Sono tanti gli equipaggi da tenere d’occhio nella classe regina, BMW dovrà infatti sfidare Porsche, Audi e Mercedes. Attenzione a quest’ultimo costruttore che lo scorso anno vinse ben tre delle quattro manifestazioni dell’Intercontinental GT Challenge. 

Iniziamo da Porsche che si ripresenterà con un tridente di primo profilo con Thomas Preining/Mathieu Jaminet/Matt Campbell. Manthey ed EMA rappresenteranno il brand di Weissach sul Mt. Panorama, pista che vide primeggiare Porsche nel 2019 dopo un’indimenticabile lotta nel finale con Aston Martin.

Tra i favoriti per il successo rientra sicuramente anche Audi Sport e Mercedes. Nel primo caso Mattia Drudi sarà della partita con Christopher Haase e Patrick Niederhauser, mentre per AMG sono quattro gli equipaggi che meritano una particolare attenzione.

Nicky Catsburg/Daniel Juncadella/Philipp Ellis (Mercedes-AMG Craft-Bamboo Racing #77)  e Raffaele Marciello/Maro Engel/Mikael Grenier (GruppeM Racing #999/Mercedes) rientrano indubbiamente tra i candidati principali insieme all’AMG GT3 #888 che sarà portata in scena dal Triple Eight Race Engineering. Maxi Goetz, tedesco che nel 2021 ha vinto il titolo nel DTM, è stato designato da Mercedes per supportare l’australiano Broc Feeney ed il neozelandese Shane van Gisbergen, già vincitore della 12h che lo scorso anno ha saputo imporsi per la terza volta nel Supercars Championship. Il noto #97 (Red Bull Ampol Racing) per la principale categoria australiana riservata alle quattro ruote torna a bordo di una GT3 dopo qualche sporadica prova nel Fanatec GT World Challenge Australia Powered by AWS.

Ultima équipe in PRO, ma non meno importante, è la Mercedes #75 di SunEngergy 1 Racing. Kenny Habul si ripresenterà ai nastri di partenza dopo l’acuto della passata stagione, l’australiano è atteso nuovamente insieme all’andorrano Jules Gounon ed al britannico Phillip Ellis. 

Il tridente ha primeggiato nella 12h di Bathurst del 2022, evento che non ha visto la presenza di equipaggi PRO vista l’atipica collocazione nel calendario nel mese di maggio in concomitanza di altri eventi internazionali. Il 2023 segna il ritorno alla normalità, i PRO mancano all’appello dal 2020 quando Bentley riuscì a fare la differenza in una delle piste più belle ed uniche al mondo. 

Foto. LPS

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità