Malori, finalmente un cronoman per l’Italia! La strada sembra quella giusta

A settembre, in quel di Firenze, Tony Martin, Fabian Cancellara e Brdley Wiggins salivano sul podio nella prova iridata a cronometro. Pochi mesi dopo questi tre mostri sacri della specialità si sono dovuti arrendere ad Adriano Malori nella frazione conclusiva della Tirreno-Adriatico, una prova contro il tempo di 9 chilometri che ha premiato l’azzurro.

Per Adriano Malori, passato nell’inverno dalla Lampre-Merida alla Movistar, si tratta di un successo importantissimo, proprio in quanto ha dimostrato di potersela giocare con i big della disciplina. Non è la prima volta quest’anno che sfodera prestazioni di questo tipo, ma ha avuto un grande risalto data anche l’importanza della corsa.

Negli ultimi anni il corridore di Traversetolo era cresciuto in maniera costante, anche se non esponenziale: nell’inverno, invece, sembra aver fatto un salto di qualità importante, quasi entrando in una nuova dimensione. A marzo, è ancora presto per trarre conclusioni affrettate, ma sembrerebbe che l’azzurro abbia avvicinato molto le prestazioni degli avversari.

Nelle prossime uscite andrà misurato anche su crono di maggiore lunghezza: se dovesse confermare questi progressi, l’Italia potrebbe finalmente aver trovato quel cronoman che aspettava da tanto tempo. Malori non è una sorpresa, considerando anche il campionato del mondo vinto tra gli Under 23 a Varese 2008 e le doti mostrate nei primi anni di professionismo, forse troppo a sprazzi.

Se Adriano dovesse confermarsi ad alti livelli, questa sarebbe un’inversione di tendenza importante rispetto agli ultimi anni, quando l’Italia faticava a produrre cronoman di alto livello, salvo invece vincere a ripetizione con scattisti e scalatori. Già nelle ultime stagioni con Pinotti e lo stesso Malori la maglia azzurra è entrata a più riprese nella Top 10 mondiale e potrebbe essersi aperto un nuovo ciclo: anche contro il tempo, italians do it better. 

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gianluca.santo@olimpiazzurra.com

Foto: movistarteam.com