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Rugby, Italia-Francia 24-29: le pagelle degli azzurri. Allan leader, Lorenzo Cannone un combattente

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Federico Ruzza

Uscire dal campo con la rabbia di chi sa che la vittoria poteva arrivare, ma uscire dal campo con la consapevolezza di avere, ancora una volta, sorpreso il mondo ovale con una prestazione maiuscola. L’Italia perde 29-24 contro i campioni in carica della Francia all’esordio nel Sei Nazioni 2023, ma lo fa con orgoglio e con una squadra mai doma. Ecco le pagelle degli azzurri.

Ange Capuozzo: 8. L’estremo azzurro era considerato il pericolo pubblico numero 1 per i Bleus e si conferma un giocatore di assoluto talento. Non solo per la meta realizzata, ma perché è sempre lì quando c’è da affondare nella difesa avversaria.

Pierre Bruno: 6,5. Non si nota magari tantissimo, ma l’ala genovese è una certezza sia in attacco sia in difesa. Qualche sbavatura sporca la sua prova, ma mostra coraggio e grinta come in ogni sua uscita

Juan Ignacio Brex: 7. Un altro combattente nato. Brex scardina la difesa francese in più occasioni, difende in maniera rude e concreta ed è un’altra certezza per Kieran Crowley che sa che può affidarsi ciecamente a lui.

Luca Morisi: 6,5. Vale un discorso simile a quello per Bruno. Meno appariscente di altri compagni di squadra, magari non fa la giocata da titolo in prima pagina, ma è sempre lì pronto in difesa a fermare le folate francesi.

Tommaso Menoncello: 7,5. Il talento del giovane giocatore della Benetton Treviso è indiscutibile e seppur schierato in un ruolo non suo si adatta e palla in mano è un pericolo costante per la difesa francese. Anche sfortunato in un paio di occasioni, ma con Capuozzo è la scintilla che accende l’azzurro.

Tommaso Allan: 9,5. È il giocatore più esperto e in campo mette la sua esperienza a disposizione della squadra. Concreto dalla piazzola, metronomo palla in mano, più di tutto Allan si conferma un leader nel prendere la squadra per mano nel momento di maggiore difficoltà e riportarla avanti contro i campioni in carica.

Stephen Varney: 6,5. Pesa sul giudizio il primo calcetto sbagliato che regala la meta alla Francia e che toglie almeno un punto al suo voto. Ma l’italoinglese sta crescendo, ha perso quelle insicurezze che ne tarpavano le ali nelle prime uscite in azzurro e gestisce benissimo la mediana.

Lorenzo Cannone: 9. Un veterano di 22 anni. Lorenzo è immenso in terza linea, che si tratti di mischia chiusa, maul, ruck o giocare il pallone in campo aperto. E in difesa è micidiale, con nove placcaggi su 9 riusciti. In poche partite è diventato inamovibile.

Michele Lamaro: 9. Il capitano è il faro di questa squadra e se l’Italia ci mette coraggio, grinta e arroganza contro i campioni in carica è perché Michele in campo è coraggioso, grintoso e arrogante. Sbaglia un paio di placcaggi, ma è la foga a sospingerlo in un’altra ottima prestazione.

Sebastian Negri: 6,5. Fa il suo lavoro, lo fa con cura e senza strafare. Si fa vedere forse meno dei suoi compagni in terza linea ma è comunque una certezza sia palla in mano sia in difesa.

Federico Ruzza: 8. Se si parla di leader non si può non parlare di Federico Ruzza. Magari rischia un po’ meno del solito palla in mano, non dà spettacolo, ma in difesa è concreto come pochi, con 13 placcaggi riusciti su 13, ed è una spina nel fianco dei Bleus per tutta la partita.

Niccolò Cannone: 8. Con Ruzza formano una seconda linea da sogno. Come suo fratello è cattivo in difesa, ma palla in mano sa rompere i placcaggi e guadagnare sempre la linea di vantaggio. Impresindibile.

Simone Ferrari: 7,5. La prima linea ha dato un contributo fondamentale alla prestazione azzurra e l’esperienza di Simone è fondamentale se si affrontano giocatori del calibro del pack dei Bleus. Non sbaglia nulla in mischia né in difesa.

Giacomo Nicotera: 8. Stesso discorso fatto per Ferrari, con l’aggiunta che Nicotera è tra i giocatori meno esperti della rosa dei titolari, ma in campo non si nota alcuna timidezza reverenziale né nei confronti dei compagni più esperti né degli avversari.

Danilo Fischetti: 7,5. Le qualità si conoscono e Danilo Fischetti non lesina di metterle in mostra in mischia chiusa, dove è uno degli interpreti migliori che ci siano. Con Ferrari e Nicotera garantiscono una sicurezza importantissima alla squadra.

Foto: LaPresse

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