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Salto con gli sci
Salto con gli sci: quando Ivan Lunardi sfiorò la medaglia ai Mondiali di Falun 1993
I Mondiali di sci nordico di Planica 2023 coincidono con il trentennale di quelli di Falun 1993, ovverosia l’edizione nella quale l’Italia del salto con gli sci maschile andò più vicina alla medaglia nell’ambito iridato canonico. Erano altri tempi rispetto a quelli attuali e il movimento azzurro stava attraversando una sorta di golden era. D’altronde Roberto Cecon, papà di quel Francesco che vediamo attualmente in Coppa del Mondo, era nel prime della sua carriera.
Non fu però il friulano a sfiorare il pendaglio metallico, bensì un altro saltatore di vertice di quel periodo. Parliamo di Ivan Lunardi, all’epoca teenager di successo. Nell’inverno 1991-92, il veneto aveva saputo proporsi ben sette volte nella top-ten, finanche nel contesto dei Giochi olimpici di Albertville (7° sul trampolino grande) e sfiorando il podio a Predazzo, ove si classificò 4°. Il nobile piazzamento venne conseguito anche a Capodanno 1993 in quel di Garmisch-Partenkirchen, dunque nel prestigiosissimo ambito del Neujahrspringen, seconda tappa della Tournée dei 4 trampolini.
Nel 1992-93 l’Italia era peraltro allenata dal tedesco dell’Est Joachim Winterlich, storico tecnico di Jens Weißflog. Lunardi si presenta a Falun estremamente competitivo. Il 21 febbraio si attesta al 9° posto nella competizione su Large Hill, ma è sul più minuto trampolino piccolo che si rasenta l’impresa. L’asiaghese ottiene la seconda misura nella serie inaugurale, battuto solo dal giapponese Masahiko Harada.
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Purtroppo all’azzurro manca qualcosa sul salto decisivo. Il nipponico si fregia dell’oro, accompagnato sul podio dall’austriaco Andreas Goldberger e dal ceco Jaroslav Sakala. L’italiano si deve accontentare del quarto posto, superato di 3,5 punti dal mitteleuropeo. Mai, fra gli uomini, il Bel Paese andrà più vicino a una medaglia. Il salto con gli sci tricolore la festeggerà comunque diciotto anni dopo in ambito femminile, quando Elena Runggaldier si metterà al collo l’argento a Oslo, nel 2011.
Dietro l’angolo di quell’amaro “legno” ci sarà comunque un’enorme soddisfazione anche per Ivan Lunardi. Il 7 marzo 1993, sul trampolino grande di Lahti, otterrà una sfavillante vittoria in Coppa del Mondo. A oggi, si tratta di una delle 7 affermazioni raccolte dall’Italia nel massimo circuito, la sola a non portare la firma di Roberto Cecon. Un bel traguardo per chi, nove giorni prima, dovette accontentarsi di sfiorare l’ambito pendaglio metallico.
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