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Sci di fondo, Mondiali Planica 2023. Senza più Therese Johaug chi si fregerà della corona vacante nella 30 km femminile?

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Sci di Fondo Mass Start Femminile

Sabato 4 marzo sarà il giorno in cui verrà assegnato il XVII titolo mondiale femminile della 30 km. Questo format ha ormai assunto in pianta stabile il ruolo di prova conclusiva del programma iridato riservato al gentil sesso, pur non avendo alcuna valenza storica. Infatti le donne hanno cominciato a confrontarsi su questa distanza solo a partire dalla metà degli anni ’80.

La competizione è stata inserita nell’ambito dei Mondiali a cominciare dall’edizione 1989 e inizialmente si gareggiava contro il cronometro. Dal 2005, invece, la prova è stata tramutata in una mass start. Va rimarcato come quella del 2023, che andrà in scena in tecnica classica, avrebbe dovuto essere la XVIII trenta km di un mondiale, tuttavia la competizione del 2001 fu cancellata a causa delle temperature polari, senza venire recuperata.

A oggi sono solo otto le fondiste riuscite a laurearsi campionesse del mondo della trenta km. Questo perché più del 60% degli ori iridati messi in palio sono finiti al collo di appena tre atlete! Fra di esse troneggia Therese Johaug, unica donna capace di fregiarsi di 4 titoli (2011, 2015, 2019, 2021). La norvegese ha così scavalcato Elena Välbe (1985, 1995, 1997) e Marit Bjørgen (2005, 2013, 2017), in precedenza issatesi a quota 3.

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Qualunque cosa accada a Planica, avremo la nona regina della storia. Non esistono infatti fondiste in attività ad aver già conquistato una 30 km iridata. Quantomeno ce ne sono tre già salite sul podio dei Mondiali, seppur su uno dei due gradini più bassi. La nuova campionessa del mondo sarà una di loro?
2 – WENG Heidi [NOR] (Argento 2017 e 2021)
2 – KARLSSON Frida [SWE] (Bronzo 2019 e 2021)
1 – ØSTBERG Ingvild Flugstad [NOR] (Argento 2019)

Volgendo lo sguardo ai Paesi, i titoli iridati della trenta km sono sinora stati spartiti soprattutto fra due movimenti. Grazie al recente filotto di affermazioni, la Norvegia è diventata la nazione più vincente in assoluto con 7 ori, superando la Russia che de facto ne ha conquistati 6 (i due successi con bandiera sovietica sono arrivati grazie ad atlete che poi hanno proseguito la loro carriera come russe). Il duopolio è stato episodicamente spezzato da Italia, Finlandia e Polonia, impostesi tutte in 1 occasione.

La situazione è molto simile se guardiamo al medagliere complessivo dove, quantomeno in questo format, è possibile definire “russe” anche le medaglie sovietiche, poiché ottenute da Välbe, Lazutina ed Egorova:
17 (7-6-4) – NORVEGIA
13 (6-5-2) – RUSSIA [Compresa Urss]
5 (1-3-1) – ITALIA
4 (0-0-4) – SVEZIA
3 (1-1-1) – FINLANDIA
3 (1-1-1) – POLONIA
2 (0-0-2) – ESTONIA
1 (0-0-1) – UCRAINA

Dunque, nonostante la perdurante crisi, l’Italia è ancora oggi la terza forza in campo nelle 30 km iridate.
Le medaglie tricolori portano tutti la firma di due atlete, Stefania Belmondo e Manuela Di Centa, peraltro protagoniste della storica doppietta di Falun 1993, con la piemontese oro e la friulana argento.
Di Centa in precedenza era già stata bronzo nel 1991 in Val di Fiemme e sarà d’argento anche a Thunder Bay 1995. Belmondo invece arpionerà l’argento a Trondheim 1997.

STAGIONE 2022-2023

Non si è disputata alcuna prova di 30 km mass start nell’inverno in corso.

Foto: La Presse

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