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F1, Stefano Domenicali: “Ferrari, testa bassa e lavorare. Leclerc deve essere il trascinatore”

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Stefano Domenicali

L’inizio del Mondiale di Formula 1 2023 non è stato particolarmente brillante per la Ferrari: un quarto posto nel GP di Bahrain di Carlos Sainz e un ritiro di Charles Leclerc a causa di un problema tecnico dopo 40 giri. A dominare invece è stata la Red Bull, con un trionfo di Max Verstappen davanti a Sergio Perez.

Ai microfoni di Sportmediaset, ha parlato il presidente e CEO della Formula 1, Stefano Domenicali: “La Ferrari è sempre stata un punto di riferimento in Italia e ci mancherebbe altro ma la dimensione del mondo della Formula 1 è cambiata: sono cresciute altre squadre e altri piloti. Dire ‘siamo là’ non basta più. Bisogna lavorare sui punti deboli per crescere senza entrare nella dimensione tipicamente italiana dell’emotività. Perché solo con la determinazione si esce da situazioni difficili. Anche se dopo una sola gara non bisogna essere emotivi, bisogna rimanere concentrati e andare avanti a testa bassa cercare di risolvere i problemi“.

Domenicali si è soffermato su Leclerc e sul suo possibile 2023: “Penso che un grande atleta, proprio in questi momenti, debba avere la personalità per essere un punto di riferimento all’interno della squadra. Charles sa che questi sono anni importanti e determinanti per lui e quindi deve pretendere che la squadra metta a sua disposizione una macchina che sia la migliore, ma al tempo stesso lui non può permettersi alcun tipo di errore, altrimenti il problema diventa più grande. Questa dev’essere una fase importantissima per il futuro di Charles ma dev’essere anche molto pragmatico perché vincere con la Ferrari ha un’accezione unica e straordinaria ma altre squadre in questo momento non gli possono dare la possibilità di lottare per la vittoria. In questo momento dev’esserci massima concentrazione per lavorare come elemento trainante all’interno della squadra che sta attraversando sicuramente un periodo non facile”.

Sul Mondiale di quest’anno e sul dominio Red Bull: “Il passo molto importante che si è visto da parte della Red Bull preoccupa gli altri, ma nella mia esperienza dico che bisogna essere molto cauti. Lo abbiamo visto l’anno scorso quando – dopo tre gare – c’era una Ferrari in grande spolvero, davanti di tanti punti e tutti dicevano che la stagione era finita. Invece poi è andata diversamente. Red Bull ha una forza dimostrata sul campo, ma non dobbiamo dimenticare che esistono vincoli importanti“.

Infine su Verstappen: “La chiave del successo di Verstappen è il suo essere diverso dagli altri e non dover copiare nessuno. Io mi ricordo Raikkonen che era sé stesso, dal punto di vista relazionale non ispirava simpatia ma era molto seguito in tutto il mondo. Verstappen ha una sua forza, è un pilota di Formula 1 e si occupa solo di Formula 1. Penso sia cresciuto rispetto a qualche anno fa in cui era un pilota molto più irruento. Ora è un pilota che difficilmente sbaglia e che rimane totalmente concentrato su quello che fa”.

Foto: Lapresse

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