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Alla Lazio non basta Pedro, l’AZ in rimonta piega i capitolini a sorpresa

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Pedro

Nel tardo pomeriggio di oggi  (18.45) è andata in scena la gara d’andata degli ottavi di finale di Conference League tra la Lazio di Maurizio Sarri e l’AZ Alkmaar di Pascal Jansen. A sorpresa gli olandesi sono riusciti a imporsi all’Olimpico con il risultato di 1-2 in rimonta. Una sconfitta inimmaginabile (almeno alla vigilia) quella ottenuta dai capitolini, che venivano da un grande momento in campionato (nell’ultima giornata vittoria al Maradona contro l’imbattibile Napoli) ed erano quindi in grande fiducia. Adesso servirà una partita perfetta tra 9 giorni, all’AFAS Stadion. Non è bastato il gol di Pedro che ha sbloccato la partita.

LAZIO-AZ ALKMAAR: IL RACCONTO DEL MATCH

PEDRO ILLUDE, PAVLIDIS DISTRUGGE SPERANZE

Il primo tempo della Lazio di Sarri è buono (almeno sino al 45esimo). Già dai primi minuti i padroni di casa alzano il baricentro e provano a mettere in difficoltà gli ospiti: al 2′ di gioco Zaccagni serve Milinkovic-Savic che spreca malamente un tiro a botta sicuro che finisce di poco al lato. Al 5′ minuto ancora biancocelesti, che sempre con Zaccagni trovano un cross in mezzo per poco non deviato nella propria porta da Kerkez. Il gol è nell’aria e arriva infatti al 18esimo minuto: la spina nel fianco per gli olandesi, Zaccagni punta dalla fascia sinistra punta e supera Sugawara, serve il pallone in area di rigore a Pedro che in girata di sinistro buca il portiere. 1-0

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La partita perde il proprio ritmo da questo momento in poi, sino al pareggio dell’AZ al 45′: beffa nei minuti finali per la Lazio.  Reijnders imbuca con un pallonetto per Karlsson, sul primo palo, che impallina Maximiano. Dopo pochissimi istanti Milinkovic-Savic con un tiro da fuori prova a ribaltare nuovamente il risultato ma colpisce la traversa. Primo tempo fermo sull’1-1. Lazio probabilmente sprecona e poco incisiva

KERKEZ FEROCE

L’avvio del secondo tempo per la Lazio è un incubo; l’AZ riesce al 62′ a ribaltare la gara. Kerkez scippa il pallone dai piedi di Pedro, scambia la sfera con Karlsson e a tu per tu con l’estremo difensore è freddo e cinico: pallone sotto le gambe e 1-2. Da questo momento in poi gli uomini di Jansen addormentano la partita e la spezzettano. I capitolini costruiscono veramente poco o nulla, e Felipe Anderson al 73′ non riesce ad approfittare di un’incertezza di Ryan. C’è poco da fare negli ultimi scampoli di partita e la Lazio pian piano si spegne. Adesso il 16 marzo servirà giocare una grande gara di personalità. E non sarà semplice.

Foto: LaPresse

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