Seguici su

Ciclismo

‘Saranno Campioni’: Federica Venturelli, l’astro nascente del ciclismo che spazia tra più discipline

Pubblicato

il

Federica Venturelli

In diverse occasioni è stato detto che, nel ciclismo moderno, con la multidisciplina si migliora in tutti gli ambiti di questo sport. In genere ogni atleta ha una specialità principale, e le altre sono propedeutiche per innalzare il livello di quest’ultima. Ma con Federica Venturelli forse siamo in presenza di un’eccezione alla regola: la bravura di questa giovane azzurra è impressionante in qualunque attività si cimenti.

Per intenderci meglio, prendendo come esempio il 2021, Venturelli ha ottenuto 29 vittorie globali tra cui il titolo di campionessa italiana allieve di strada, crono, ciclocross e su pista nella madison, omnium, inseguimento individuale e a squadre: praticamente ha indossato la maglia tricolore in tutte le specialità in cui si è cimentata. In poche parole, una predestinata su due ruote.

Federica Venturelli è nata il 12 gennaio 2005 a San Bassano, in provincia di Cremona. Da piccola è stato suo fratello Matteo (di 5 anni maggiore) ad averle trasmesso la passione per il ciclismo. Ha iniziato in sella ad una piccola mountain bike, e da lì in poi non si è più fermata. Da allieva è stata accompagnata nel suo percorso per quattro anni dalla squadra Cicli Fiorin, mentre dalla scorsa stagione (passata tra le juniores) è tesserata per la Selle Italia Guerciotti Elite (ciclocross) e per la Team Gauss Fiorin su strada. Dunque, un’atleta che rimane legata tecnicamente a Daniele Fiorin.

Il palmarés della 18enne azzurra è già di assoluto valore. Tra il 2018 e 2019 (categoria esordienti) ha ottenuto, rispettivamente, un totale di 20 e 33 vittorie. Nel 2020, salita alla categoria allieve, un totale di 13 vittorie nonostante lo stop agonistico dovuto alla pandemia. Nel 2021, come sopracitato, sono arrivate 29 vittorie tra cui possiamo elencare, fra le più importanti – oltre ai titoli italiani allieve -, la Cronoscalata Lugo-Cerro Allieve, il 1° Memorial Dino Zambelli, il 14° Trofeo “Pavan Ernesto & Figli” e il 1° Gran Premio “Ragazze Per La Repubblica”.

Il 2022 è stato l’anno della consacrazione per la lombarda, al suo primo anno nella categoria juniores. A livello nazionale spiccano i trionfi del 26° Cross Della Vigilia, il 3° Ciclocross Di San Martino, il Memorial Attilio Pavesi, la Crono della Food Valley e la Crono Idrland. Ma soprattutto sono arrivati due ori agli Europei Juniores su pista di Anadia (Portogallo), nello scratch e nell’inseguimento a squadre.

Dopo i trionfali Europei portoghesi, l’azzurrina ha avuto nelle settimane successive una serie di problemi, tra influenze varie e cadute, impedendogli quasi completamente di allenarsi. Nonostante ciò, si è presentata ai Mondiali juniores su pista di Tel Aviv ottenendo una splendida medaglia d’oro nella gara dell’inseguimento individuale: sin dalle qualifiche Federica aveva stampato il miglior tempo assoluto (2’20”701) e nella finale per il titolo ha chiuso i conti con la britannica Sharp già dalle prime battute, surclassandola.

In questo inizio 2023, Venturelli ha sfiorato il podio juniores (quarta) nel Campionato del Mondo di Ciclocross a Hoogerheide, perdendo la volata per il bronzo contro la francese Celia Gery dopo una gara tutta all’attacco e meritandosi gli elogi del CT Daniele Pontoni.

Ancora non sappiamo cosa “farà da grande” la cremonese, ma di sicuro possiamo affermare che le gare endurance (cronometro su strada e inseguimento su pista) sono quelle che più si addicono alle sue caratteristiche, senza abbandonare però il ciclocross durante il periodo invernale. Per prendere una decisione ancora c’è tempo, l’importante è crescere gradualmente.

LE PUNTATE PRECEDENTI DI ‘SARANNO CAMPIONI’

Maurizio Contino

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità