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Europa League, José Mourinho: “Rispetto per gli spagnoli ma siamo pronti. La formazione? Torna Ibanez…”

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Josè Mourinho

La Roma si prepara per il match di ritorno degli ottavi di finale di Europa League che giocherà domani alle ore 21.00 in casa della Real Sociedad, con la chiara intenzione di non farsi distrarre e staccare il pass per il turno successivo e, di conseguenza, continuare l’ottimo trend intrapreso in Europa, come visto un anno fa con il successo in Conference League.

Il tecnico dei giallorossi, José Mourinho, ha presentato la sfida dello stadio Anoeta, iniziando proprio da come gli spagnoli stanno preparando la partita: “Hanno rilasciato dichiarazioni rispettose, il tecnico sta caricando i suoi e l’ambiente. Sta utilizzando un Paese molto bello come il Portogallo per caricare l’ambiente, ma in modo rispettoso. Fa il suo lavoro e lo fa bene. Sa bene di cosa ha bisogno. Siamo fiduciosi. Lo stadio? Penso sia bellissimo, l’ultima volta che sono stato qui ero con il Real Madrid. Si tratta di un’infrastruttura top con una squadra di livello che gioca per un obiettivo grande. Hanno tanti giocatori locali e molto forti. Abbiamo molto rispetto”.

La Roma, dal canto suo, non vuole cambiare i propri piani in vista di questa partita:Il mio atteggiamento è che la prossima partita è la più importante. Quella di domani è quella più importante della stagione. Venerdì poi lo diventerà quella di domenica. Giocherà la squadra che nella mia analisi giocherà più garanzie di poter portare la Roma ai quarti di finale. La Real Sociedad gioca bene, possono giocare con tanti giocatori. Non so se cambieranno atteggiamento domani, penso che giocherà Mendes e che saranno molti aggressivi cercando di metterci tanta pressione. Lo stadio li aiuterà nel cercare la rimonta, noi teoricamente siamo preparati”.

Il tecnico di Setubal, poi, analizza la sua squadra, ovvero se sia più da gare secche oppure da campionato. “Lavoriamo al massimo ma qualche volta non riusciamo a raggiungere il risultato. Facciamo un po’ di fatica nel giocare tante partite in pochi giorni e in due competizioni, è una cosa normale. Ci sono squadre che hanno 24-25-26 giocatori tutti uguali a livello di potenziale e di esperienza e per loro non è un problema. Ci sono squadre nel calcio europeo che potevano giocare ogni 2 giorni, per noi è diverso. Arriva un infortunio o una squalifica o la stanchezza e non è facile, però io sono sempre con loro e loro sempre con me. La partita più importante per noi è domani”.

Sulla formazione, invece, l’allenatore portoghese non si sbilancia e non regala il minimo spunto: “Posso dire che gioca Ibanez che era squalificato all’andata”.

Foto: LaPresse

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