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Calcio femminile: i Mondiali 2023 non avranno il supporto dello sponsor Visit Saudi

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Infantino 73 Congresso FIFA

Ora è ufficiale. I Campionati Mondiali 2023 di calcio femminile, in programma quest’anno in Australia e Nuova Zelanda dal 20 luglio al 20 agosto, non saranno supportato dallo sponsor “Visit Saudi“, ente del turismo dell’Arabia Saudita che vanta tra i suoi testimonial anche Lionel Messi e Cristiano Ronaldo. La notizia è arrivata nel pomeriggio di giovedì 16 marzo direttamente da Gianni Infantino, appena rieletto Presidente della FIFA.

Stando a quanto riporta l’agenzia di stampa ANSA, sembra che i due Paesi organizzatori non vedessero di buon occhio il supporto saudita, a causa certamente delle fortissime carenze in termini di diritti umani e civili dello Stato Arabo, denunciate anche dagli stessi calciatori oceanici attraverso un video pubblicato prima dei Campionati del Mondo del Qatar. Infantino ha ammesso di aver avviato effettivamente dei contatti con il colosso arabo, ma le discussioni non hanno portato a nessun contratto.

Infantino ha inoltre specificato che, dal suo punto di vista, non sarebbe stato un problema ricevere un sostegno economico dall’ente, precisando che la FIFA raggruppa ben 211 Paesi, tutti considerati uguali, e che ogni anno si verifica uno scambio di oltre 1,5 miliardi tra l’Australia e l’Arabia Saudita.

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Il massimo rappresentante della FIFA ha inoltre detto che la mancata sponsorizzazione non comprometterà delle partnership future: “Questo non sembra essere un problema tra un’organizzazione globale come Fifa e Visit Saudi. Ma in questo caso c’è stato un doppio standard, che davvero non capisco. Non ci sono problemi e nessun contratto. Ci sono discussioni, e vogliamo vedere come possiamo coinvolgere gli sponsor sauditi nel calcio femminile in generale, e anche come possiamo coinvolgere gli sponsor sauditi nel calcio maschile. Lo stesso vale per quelli del Qatar e per gli altri sponsor di tutto il mondo“.

Foto: LaPresse

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