MotoGP
Marc Marquez e la difficoltà di vincere un Mondiale dopo i 30 anni. In MotoGP solo Valentino Rossi ci è riuscito
C’è stata un’epoca in cui la classe regina del Motomondiale era dominata da chi, all’anagrafe, era quantomeno vicino alle trenta primavere. Vedere un centauro laurearsi Campione prima di aver scavallato i cinque lustri di vita era rarissimo. Difatti, quando Freddie Spencer fece la sua comparsa sul palcoscenico iridato, stabilì una serie di record apparentemente imbattibili. Nel 1983 lo statunitense vinse il titolo della 500cc a neppure 22 anni, bissando poi l’affermazione nel 1985. La sua carriera ad altissimo livello, però, finì lì, affossata da tanti problemi fisici. Un Mozart delle due ruote per talento, precocità e parabola.
Successivamente, la parola è passata ai veterani. Dal 1986 al 1998, ben 7 Iridi su 13 sono stati preda di chi aveva già scavalcato la trentina. Non si trionfava prima dei 28 e il discorso valeva per tutti. I serial winner (Lawson, Rayney, Doohan) hanno vinto di più da over-30 di quanto avessero fatto in precedenza. I one-hit-wonder (Gardner, Schwantz) si sono fregiati dell’unica corona a ridosso dei 30. Il concetto è applicabile anche a chi ha approfittato dell’interregno a cavallo dei due secoli (Alex Crivillé e Kenny Roberts Jr.).
Poi sono cambiati i tempi, non solo inteso come fasi del motore. Valentino Rossi, Campione per la prima volta a 22 anni, ha aperto una nuova epoca. Non è un caso che il Dottore, a inizio carriera, venisse infastidito solo da chi era molto più navigato di lui. Max Biaggi e Sete Gibernau, entrambi over-30, erano aderenti al profilo anagrafico di chi aveva dominato la scena nel quindicennio precedente. Dopodiché, con la MotoGP ormai ben avviata, si sono instaurate nuove dinamiche.
MotoGP, la FIM fa dietrofront: Marc Marquez sarà penalizzato nel prossimo GP in cui sarà in pista
Dal 2002 vincere dopo i 30 anni è diventato pressoché impossibile. L’unico a esserci riuscito, a dimostrazione di quanto abbia saputo essere dominante nel suo prime, è proprio Rossi nel 2009, appena passato oltre la trentina. Jorge Lorenzo e Casey Stoner si sono imposti tra le 22 e le 28 primavere, range al quale apparteneva anche Nicky Hayden. Poi è arrivato un nuovo dominatore, Marc Marquez, addirittura capace di migliorare il record di Spencer. Cionondimeno, l’iberico ha macinato titoli dai 20 ai 26 anni, fermandosi precocemente a causa degli infortuni (altra similitudine con l’iconico americano).
La fase corrente ha visto salire sul trono Joan Mir (23 anni), Fabio Quartararo (22) e Francesco Bagnaia (25). Marquez, lo scorso 17 febbraio, ha raggiunto la fatidica soglia dei 30. In questo 2023 ha la medesima età alla quale Rossi trionfò per l’ultima volta. Con la differenza che il Dottore era fisicamente integro, non martoriato da ripetuti interventi chirurgici. Peraltro non bisogna dimenticare come il Dottore, nel 2015, sia stato l’unico over-35 a lottare davvero per il Mondiale nell’epoca dei quattro tempi.
Insomma, il profilo dei Campioni della MotoGP è chiaro. Le trenta primavere rappresentano una sorta di barriera anagrafica difficilissima da sfondare. Ce l’ha fatta solo un fuoriclasse che, per di più, era in forma smagliante e arrivava da un periodo di dominio assoluto. Per Marquez, viceversa reduce da ripetuti infortuni e a digiuno dal 2019, il principio di 2023 è stato pessimo nell’ottica della Reconquista. Caduto in Portogallo, infortunato in Argentina, penalizzato ad Austin. Un inizio a handicap che rischia di tarpare le ali di qualsiasi sua velleità. Poi? Arriverà il 2024 e con esso i 31 anni, un’età alla quale nessuno in MotoGP ha mai vinto una corona iridata.
Foto: MotoGPpress.com