Nuoto: i criteri di qualificazione a Rio 2016

Due anni e poco più alle Olimpiadi di Rio 2016, ultimo appuntamento internazionale per Federica Pellegrini. La Divina del nuoto italiano, infatti, ha dichiarato che lascerà lo sport agonistico al termine della rassegna a Cinque Cerchi in programma in Brasile. La speranza di tutti è che le veneta possa centrare a Rio le medaglie mancate a Londra 2012, ma Federica non sarà l’unica punta azzurra al via dei Giochi sudamericani.

Fare delle previsioni sulle possibili medaglie è ovviamente impossibile con così tanto anticipo rispetto all’evento, ma sono già noti i criteri di qualificazione. Per ogni gara (34 in totale), infatti, ogni nazione potrà schierare un massimo di due atleti ed una staffetta, per un limite di trentacinque in ogni prova individuale e sedici in quella a squadre. I tempi limite andranno nuotato dal 1 marzo 2015 al 3 luglio 2016: qui il documento della Fina che illustra tutte le tabelle. Per l’Italia, dunque, occhi puntati sui Mondiali 2015 di Kazan, sugli Europei 2016 di Londra e sui soliti Campionati Italiani Assoluti in vasca lunga in programma ad aprile a Riccione. Importante sottolineare che, però, l’ultima parola spetterà sempre al commissario tecnico della nazionale, Cesare Butini.

Discorso simile per il nuoto di fondo, in cui Martina Grimaldi è bronzo olimpico in carica nei 10 chilometri. Due gli atleti schierabili per ogni gare (10 km maschile e femminile), per un totale di 50 con due membri del paese ospitante inclusi. Le qualificazioni, però, andranno ottenute non tramite tempi, ma attraverso i risultati raggiunti tra i Mondiali 2015 di Kazan e le qualificazioni olimpiche (qualche mese prima di Rio 2016, date e regolamento ufficiale ancora non rivelati).

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