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Atletica
Atletica, Mattia Furlani: “Howe il più grande talento giovanile italiano. Ho dovuto scegliere tra alto e lungo”
Ferdinando Savarese, padrone di casa della trasmissione Sprint2U, appuntamento settimanale in onda su Sport2U, la web tv di OA Sport, ha avuto come ospite il talento azzurro polivalente Mattia Furlani, con cui ha parlato dei prossimi impegni della stagione 2023.
Prima avventura tra i seniores per l’azzurro agli Europei indoor: “Una bellissima esperienza, mi ha lasciato veramente un grande segno su quello che sarà il futuro, ciò che verrà. È stata un’esperienza bellissima, soprattutto essere circondato dai migliori atleti del mondo e d’Europa, e non posso che essere solo che contento e fiero di quest’esperienza“.
La prestazione non propriamente positiva ha una motivazione: “Ho avuto problemi intestinali ad Istanbul, ma comunque la stagione indoor per me è andata veramente a buon fine rispetto a quello che mi aspettavo, quindi diciamo che posso guadagnarne solo in esperienza da quello che è successo“.
Mattia Furlani ha iniziato col salto in alto seguendo le orme del padre Marcello e della sorella Erika: “Sono appunto un figlio d’arte perché questa passione me l’ha trasmessa mio padre e quindi sono cresciuto con il salto in alto, poi è stata introdotta anche questa disciplina del salto in lungo ed ho dovuto prendere una decisione verso quella con più margini di miglioramento rispetto all’altra“.
La svolta nel salto in lungo quando è arrivato il 7.47: “Erano risultati che si facevano vedere anche in allenamento, siccome la base del salto in lungo è la velocità era un risultato che poteva venire tranquillamente. Quindi diciamo che siamo rimasti sorpresi, ma non del tutto“.
Il dualismo alto-lungo è durato tanto: “Indoor avevo fatto i Campionati Italiani Under 18 portando sia alto che lungo, poi anche ai Campionati Italiani Assoluti, che purtroppo nel lungo non sono andati come dovevano andare, ma comunque l’accoppiata avevo scelto di portarla per tutto l’anno per il semplice fatto che mi sentivo veramente bene, cioè mi sentivo proprio io di portare sia il salto in lungo che il salto in alto, ma solo nelle gare importanti, quindi in quelle competizioni siamo riusciti appunto a raggiungere quel massimo sia nel lungo che in alto che ci ha portato questi bei risultati“.
Poi è arrivato anche l’esordio in Diamond League: “Penso che sarà la mia gara preferita in assoluto per quello che è stato, perché appunto l’ultimo giorno in cui sono stato in Colombia ai Mondiali Under 20 mi è arrivato un messaggio sul telefono, mi ha scritto il mio manager ‘C’è ancora un posto libero per Monaco e ci vorrebbero invitare, vorresti andare?’. Io ho detto ‘Cavolo, magari!’. Quindi ho preso il volo da Calì, sono atterrato a Roma e lo stesso giorno sono partito per Monaco e poi il giorno dopo ho gareggiato, quindi è stata un’esperienza incredibile anche per il fatto che proprio il jet lag era scomparso solo per l’adrenalina che avevo in corpo per la gara che stavo per fare. Quindi diciamo che è stata un’esperienza incredibile e che non me la scorderò mai“.
Sui prossimi appuntamenti stagionali: “La stagione è ancora lunga, quindi non saprei ancora chi partecipa a cosa e chi no, quali saranno le scelte, ma comunque diciamo che ogni gara sarà una battaglia, quindi potrebbe succedere di tutto da qui ad agosto. Entro in pedana con la mia voglia di fare, con la mia voglia di dare il massimo e gli avversari nemmeno li guardo. Comunque i principali sono sempre gli stessi, ma pensiamo gara dopo gara e vedremo come andrà. Il Mondiale è un riferimento, non è un obiettivo, se riesco ad andarci ben venga“.
A Rieti, dove vive Furlani, c’è anche Andrew Howe: “Secondo me è il più grande talento in assoluto della storia del movimento giovanile italiano che abbiamo mai avuto, anche perché lui ha stravolto tutta l’atletica giovanile, con tutti i record tra gli under 18. Diciamo che è stato una leggenda, è stato veramente uno dei talenti più grandi che abbiamo avuto, anzi il più grande che abbiamo avuto. Speriamo che ce ne siano sempre di più“.
VIDEO: L’INTERVISTA COMPLETA A MATTIA FURLANI
Foto: LaPresse