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Tennis, Paolo Lorenzi: “Nessuno colpisce forte come Sinner, Alcaraz lo soffre. Berrettini e Musetti…”

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Jannik Sinner

Un parere autorevole. I primi tre mesi del 2023 sono ormai un ricordo anche un po’ impolverato e l’apertura delle uova pasquali, con annessa sorpresa, è un po’ lo scopo principale di tutti. Un modo per stare insieme alle proprie famiglie e dimenticarsi dei problemi di tutti i giorni. Il tennis italiano si augura, a questo proposito, di avere una bella sorpresa dall'”uovo monegasco. La metafora è in riferimento al Masters1000 del Principato, iniziato nella domenica di Pasqua, da cui ci si aspetta qualcosa di buono dai giocatori nostrani.

Un torneo a cui gli azzurri sono particolarmente affezionati, ricordando quanto accaduto nel 2019: la vittoria di Fabio Fognini, primo e unico italiano a conquistare un 1000. Qualcuno della truppa tricolore saprà replicare l’impresa del ligure, assente per un problema alla caviglia in questa edizione? Lo vedremo.

Per parlare di questo, ma anche di quanto è accaduto finora in generale, ci siamo rivolti a Paolo Lorenzi, ex tennista di buon livello e stimato commentatore di Sky Sport, con incarichi dirigenziali nella Federtennis di un certo livello.

Paolo, anzitutto, bentrovato per una nuova intervista ai microfoni di OA Sport.

E’ sempre un piacere“.

Partiamo da Jannik Sinner: tre mesi molto positivi e ora alla prova sulla terra battuta. Che cosa si aspetta?

La transizione da cemento a terra è sempre un’incognita, ma da un giocatore come Jannik c’è da aspettarsi sempre il meglio. L’ho visto dal vivo negli Stati Uniti e l’ho trovato molto cresciuto, quindi credo che possa fare bene anche sul rosso“.

In che cosa l’ha trovato maturato?

Sono rimasto impressionato dalla velocità di palla, nessuno colpisce forte e in progressione come lui. Il secondo aspetto è che sa gestire molto meglio le partite, come contro Rublev, e la vittoria contro Alcaraz ha confermato che ci troviamo al cospetto di un tennista che può giocarsela davvero contro tutti“.

Vero, però contro Medvedev è arrivata la sesta sconfitta in altrettante partite. E’ la nemesi di Jannik il russo?

Indubbiamente è un tennista che, per caratteristiche, dà fastidio a Sinner, ma del resto lo stesso potremmo dire di quanto Jannik faccia soffrire Alcaraz. Sono incastri che nel tennis ci sono sempre stati e portano a questi risultati. Inoltre, io credo che anche altri fattori abbiano svantaggiato l’azzurro: la questione fisica, perché giocare a quell’intensità a ridosso di un’altra partita non è semplice, specie per uno come Jannik che di semifinali e Finali 1000 non ne ha disputate molte; la variabile mentale perché per battere un giocatore come lo spagnolo ha dovuto disperdere tante energie e la voglia di prendersi una rivincita, dopo Indian Wells, era molta. Imparerà anche da questa esperienza“.

Jannik Sinner in doppio a Montecarlo: prossimi avversari e tabellone. Potrebbe sfidare il compagno in singolare!

E a Montecarlo, in un possibile quarto contro Djokovic, come la vede?

Speriamo che Musetti, magari, faccia uno scherzetto a Nole (sorride). Credo che in questo torneo possa accadere di tutto perché ricordo Djokovic giocare bene, ma anche essere sconfitto in maniera del tutto imprevista. Parliamo del primo torneo sul rosso per tanti, dopo diverso tempo, quindi io credo che Sinner abbia le sue chance, avendo dimostrato di saper mettere in difficoltà Nole in passato, come nei quarti a Wimbledon. Tuttavia, se il serbo dovesse essere particolarmente centrato, credo sia superiore a tutti nel Principato“.

Ha citato Musetti, che cosa ne pensa del periodo di difficoltà del carrarino?

E’ in grande sfiducia e mi auguro che sappia cambiare registro a Montecarlo. A lui la terra europea piace particolarmente e spero riesca a trovare le giuste sensazioni. E’ un giocatore dotato di un tennis non facile da mettere insieme, ma efficace specialmente su questa superficie. Mi aspetto che reagisca a questa situazione e sappia venir fuori nella stagione sulla terra, chissà magari già a Montecarlo“.

Lo attende però un primo turno difficile contro Kecmanovic, finalista a Estoril?

E’ vero, ma magari il serbo sarà anche un po’ più stanco…vediamo“.

Concludiamo con Matteo Berrettini: lei l’ha visto a Miami nella partita contro McDonald. Che impressioni ha avuto e cosa pensa farà sulla terra?

Ho visto un Matteo con uno spirito più battagliero e questo è sicuramente positivo. Sta cercando di ritrovare la condizione fisica migliore e per lui questa componente è troppo importante. Sulla terra non credo che sarà pronto già a Montecarlo. Secondo me farà molto bene a Monaco di Baviera e a Madrid, dove anche la superficie più rapida potrebbe aiutarlo a esprimere al meglio il suo tennis“.

Foto: LaPresse

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