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Scacchi, Mondiale 2023: Ian Nepomniachtchi si riprende il vantaggio battendo Ding Liren nella quinta partita
Continuano a colpirsi a vicenda Ian Nepomniachtchi e Ding Liren nella sfida valida per il titolo mondiale di scacchi 2023. Ad Astana, il russo reagisce al colpo subito nella quarta partita e vince la quinta, portandosi in vantaggio per 3-2. Era dal 2010 (Anand-Topalov, match vinto dall’indiano) che non c’erano tre risultati decisivi nei primi cinque confronti (in quel caso furono, in realtà, i primi quattro).
Si comincia con una Spagnola, anche se rispetto alla prima partita i due scelgono una variante diversa. Fino alla dodicesima mossa del Bianco il gioco è rapidissimo, e rispecchia in maniera esatta un confronto tra Alireza Firouzja e Anish Giri giocato lo scorso anno a Miami e vinto dal francese sull’olandese. Poi Nepomniachtchi gioca 12. Ag5 e le cose note finiscono.
Il piano del russo diventa sempre più evidente col passare del tempo, ed è quello di costruire un attacco sul lato di Re che comprende le spinte prima in h5 e poi in g4 con i pedoni. La prima operazione riesce, la seconda è a rischio perché nell’attacco la decisione di giocare 27. Dg4 consente una certa riorganizzazione a Ding Liren, fino a quel momento spesso costretto a trovare difese precise. Un fattore lo gioca anche la rapidità del già sfidante iridato 2021: per le prime 18 mosse il tempo speso è di appena 2 minuti e 16 secondi. Il che va ben oltre il clamoroso.
Dalla trentesima mossa in poi il cinese comincia a commettere una serie di piccoli errori che, sommati, fanno precipitare la sua posizione. Forse qualche inversione di mosse gli è fatale, perché restringe quasi improvvisamente i propri pezzi impedendo loro di coordinarsi bene in difesa. Il colpo finale, però, è alla 34a: Nepomniachtchi lancia in g5 una specie di pedone avvelenato, che Ding cattura. Bloccando proprio quel pedone con 35. Tg4 e catturandolo di Cavallo alla successiva, il russo fa capire quanto sia forte il suo attacco, con tutti i pezzi mobili e puntati contro i resti dell’arrocco del Nero. Quel che rimane è solo questione di tempo: con i motori che iniziano a calcolare matti in 19 o 22 mosse a seconda delle situazioni, il cinese abbandona alla 48a.
IAN NEPOMNIACHTCHI-DING LIREN: QUINTA PARTITA
Foto: FIDE / David Llada
