Seguici su

Atletica

Atletica, Eloisa Coiro: “Voglio scendere sotto i 2 minuti negli 800. Disponibile per la staffetta”

Pubblicato

il

© Colombo/FIDAL

Sarà una stagione outdoor per migliorarsi quella di Eloisa Coiro, mezzofondista specialista negli 800 metri che vanta in bacheca dei risultati incoraggianti in ambito internazionale, tra cui si spicca il recente settimo posto ottenuto a Istanbul (Turchia) nei Campionati Europei Indoor 2023.

La nativa di Roma, reduce dal Raduno della Nazionale di La Spezia, ha concesso una lunga intervista ai microfoni di Athletics2u, rubrica di approfondimento sull’atletica in onda su Sport2u, la web tv di OA Sport, fissando gli obiettivi in vista dei prossimi impegni ma parlando anche di temi molto importanti come l’alimentazione e il lavoro mentale.

In prima battuta l’atleta delle Fiamme Azzurre ha parlato de suoi inizi e del suo incontro con Emilio De Bonis, suo attuale allenatore, il quale ha avuto il merito di intuire le sue capacità: “Mi ha cominciato ad allenare il mio attuale allenatore Emilio De Bonis, è lui che mi ha cresciuta. A 12 anni non conoscevo l’atletica, non mi faceva neanche impazzire. Pensavo fosse faticoso, ma lui già aveva capito tutto dicendomi: ‘Tu sarai una grandissima ottocentista’. Ha sempre creduto in me e in questi dieci anni mi ha fatto crescere come atleta e come donna. Avevo iniziato con gli ostacoli e con qualche 400 perché si era accorto che ero veloce. Una volta però mi ha visto fare delle ripetute a un ritmo simile a quello degli ottocento e ha visto in me una grande facilità di realizzazione. Ho avuto fortuna ad incontrarlo perché ho visto in passato tanti bei talenti ma gestiti male. I risultati che vediamo adesso sono frutto di anni e anni di allenamento”.

Ma oltre all’atletica Eloisa sta svolgendo parallelamente un percorso di studi molto importante, lontano dal mondo sportivo: “Mi sono laureata l’anno scorso in Economia e finanza alla Luiss e a settembre ho cominciato una magistrale in Management. Ma sono molto concentrata alla pista. Si possono fare le due cose, ma la prevalenza è adesso per l’atletica. Fare entrambe le cose mi aiuta a staccare e a stimolarmi”.

Atletica, concluso il raduno dei mezzofondisti italiani a La Spezia: Pietro Arese e compagni sotto osservazione

Una studentessa modello e un’atleta perfetta, dunque: “Perfetta non penso di esserlo, secondo me ognuno deve fare quello che si sente di fare. Non c’è una strada perfetta e una non perfetta. A me questa parte accademica mi è sempre piaciuta, sono anche brava. Non c’è un segreto, basta l’organizzazione ed essere appassionato di quello che fai e di quelli che studi. Ci sono tante cose da fare, ma avere qualcosa da fare oltre l’atletica è importante, ti confronta con qualcosa di completamente diverso e questo ti arricchisce“.

Durante la pandemia Eloisa ha poi scoperto il suo amore per la cucina, motivo per cui condivide spesso sui social delle ricette, ovviamente salutari: “Mi sono avvicinata alla cucina nel 2020, mia mamma è una brava cuoca ed è piena di idee. Durante il Covid ho fatto un po’ di gavetta, ho cominciato a imparare. L’alimentazione è importantissima per l’atleta, noi siamo quello che mangiamo. Nel mondo dello sport la forma e le energie contano tantissimo. Prima pensavo che mangiare sano significasse fare sacrifici, poi però mi sono interessata e ho visto che si possono mangiare cose molto sane ma di gran gusto. Mi sono appassionata anche perché è importante far passare un buon messaggio soprattutto a noi ragazze che viviamo sempre un rapporto con il corpo molto delicato. La cosa più importante è la serenità e l’equilibrio. Se hai una Ferrari devi mettere la migliore benzina possibile “.

Coiro ha inoltre raccontato il suo lavoro con il proprio mental coach: “Mi ritengo un’atleta serena. In gara sono un po’ ansiosa e piena di adrenalina. Il mio allenatore è molto bravo a smorzare la tensione, c’è sempre un clima in cui si lavora con grande serenità. Nel mio percorso ho capito che la serenità è la cosa che devo proteggere di più. Il mio mental coach è Lorenzo Marconi, lavoriamo insieme dal 2020, mi trovo molto bene con lui. Ho scoperto diversi strumenti per conoscere la mia capacità mentale. Avere una persona fuori da tutto, dai tuoi affetti,  con un giudizio esterno può davvero arricchirti Mi trovo molto bene. Lavoriamo sulle visualizzazioni”. 

L’atleta ha quindi spiegato meglio questo ultimo aspetto prendendo come esempio un avvenimento accaduto lo scorso anno: “L’anno scorso mi ero fatta male. Ero tornata a correre e con una gamba non riuscivo a fare determinati esercizi. Con il mio mental coach abbiamo lavorato sulla visualizzazione del gesto tecnico. Insieme abbiamo lavorato proprio sulla visione mentale del gesto per poi eseguirlo meglio in campo. Si tratta di un perfezionamento. A volte la tua mente ha paura, ha timore, occorre sbloccare alcuni punti”.

Coiro ha infine svelato i suoi obiettivi in vista per la prossima stagione, non escludendo un suo coinvolgimento nella staffetta: “Sicuramente correrò anche nei 400, mi servono per gli 800. Io punto comunque agli 800 che è la mia gara, poi se c’è posto per la staffetta (4×400, ndr) assolutamente ma dipenderà dalle altre ragazze. Come focus ho gli 800, fondamentale anche per il ranking. La stagione è lunga, sarà importante gestire tutti i carichi. C’è la Coppa Europa, gli Italiani a fine luglio e i Mondiali. Tre appuntamenti in tre mesi diversi. Punto a migliorarmi anno dopo anno. Come tutti vorrei scendere sotto i due minuti sugli 800, i Mondiali sono un’occasione importante per far bene dopo che ho fatto alla Finale degli Europei indoor fare bella figura lì è un obiettivo“.

L’INTERVISTA AD ELOISA COIRO

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità