Senza categoria
Tennis, Simone Vagnozzi: “Il n.1 per Sinner è un obiettivo. Non avrà mai il fisico di Alcaraz”
A puntodebreak.com ha parlato Simone Vagnozzi, il tecnico di Jannik Sinner, ritiratosi a Barcellona prima di disputare i quarti di finale contro Lorenzo Musetti: l’azzurro è terzo nella Race to Turin ed ottavo nel ranking ATP e vanta già 26 incontri vinti in stagione.
Vagnozzi parla così di Sinner: “Mi sento fortunato, ma la vera fortuna è condividere questo progetto con un ragazzo a cui piace davvero lavorare, fa tutto ciò che è in suo potere per continuare a migliorare ogni settimana, questa è la vera fortuna. È un ragazzo molto talentuoso, quindi sono molto felice di fare questo lavoro“.
L’inizio del rapporto: “Conosco molto bene la persona che ha scoperto Jannik da bambino, colui che lo ha aiutato a fare il grande passo e ad intraprendere questa avventura tennistica, l’uomo che ora è il suo manager. Quando ha chiuso con Piatti, mi hanno chiamato e mi hanno chiesto di allenarlo, ed io sono stato felicissimo“.
Sul cambio di guida tecnica: “Piatti è forse il miglior allenatore che abbiamo in Italia, almeno in termini di risultati ed esperienza. Quello che Jannik stava cercando era sentire una voce diversa in quel momento. In questo sport la cosa normale è cambiare tanto, la cosa strana è rimanere per 20 anni con lo stesso allenatore“.
Sulle possibilità di vittoria negli Slam: “È difficile dire se un giocatore vincerà i tornei del Grand Slam. Jannik ha talento, è un ragazzo che lavora sodo, che vuole vincere tornei importanti e vuole essere il numero 1, ha il potenziale. Bisogna contare molto sull’esperienza, bisogna vincere il primo e poi si vedrà“.
La crescita di Sinner è innegabile: “In questo momento nella squadra siamo molto contenti dell’evoluzione che stiamo vedendo, in tutti i tornei che ha giocato in questa stagione è stato molto vicino alla vittoria. Nel 2022 ha fatto diversi quarti di finale negli Slam, lo stesso nei Masters 1000“.
Il 2023 è partito al meglio: “Ha fatto le semifinali ad Indian Wells, la finale a Miami, le semifinali a Monte Carlo, se hai il livello per arrivare agli ultimi round di questi tornei, con un po’ di fortuna e migliorando delle sfumature, arriverà sicuramente l’occasione per vincere negli Slam“.
L’appuntamento con un successo di peso è solo una questione di tempo: “Esatto, anche se ora la squadra non ha l’ambizione di vincere, l’obiettivo è migliorare per essere ogni giorno più vicini alla conquista di quei grandi titoli e dei tornei che verranno“.
Un paragone con la forza fisica di Alcaraz: “Per quanto migliori, non avrà mai il fisico di Alcaraz, ma sicuramente dovrà mettere su qualche chilo in più. Deve migliorare anche nel recupero tra i punti, gestire al meglio i punti lunghi, gestire il recupero tra le partite, soprattutto quando c’è solo un giorno di riposo“.
Il numero 1 nel ranking è un obiettivo: “In questo momento è terzo nella Race, anche se ha ancora molto da migliorare. Essere il numero 1 non è più un semplice sogno, è qualcosa che non vediamo più così lontano, penso che possa essere raggiunto. Certo, per un traguardo del genere serve sempre un po’ di fortuna“.
Foto: LiveMedia/Matthieu Mirville/DPPI