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Calcio, notte fonda per il Piacenza, è retrocesso in D a vent’anni dall’ultima stagione in A

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Dramma sportivo per una piazza storica del calcio italiano. Si è conclusa la stagione regolare della serie C ed è arrivato un verdetto assai triste per il Piacenza, assidua frequentatrice della massima serie tra gli anni ’90 ed i primi anni 2000 e che quest’oggi, a distanza di vent’anni dalla sua ultima apparizione in A, si ritrova retrocesso in serie D.

Una stagione balorda per i biancorossi, ultimi nel girone A di terza serie, conclusasi con la beffa all’ultima giornata. Gli emiliani infatti hanno vinto la loro partita contro un’altra nobile decaduta del nostro calcio, il Vicenza, ma hanno visto i playout sfumare in pieno recupero, quando la Triestina èp riuscita a venire a capo della Pergolettese con il gol di Adorante.

Una storia travagliata, quella del Piacenza negli ultimi anni. La prima promozione in A arrivò nel 1993 e da allora la squadra gestita ai tempi da Leonardo rappresentò un unicum nel nostro campionato, venendo conosciuto come la squadra ‘tutta italiana’: i primi due stranieri arrivarono nell’estate 2001, i brasiliani Matuzalem ed Amauri. Dopo l’immediata retrocessione nel 1993/1994, ci fu una pronta risalita con la squadra biancorossa che rimase in A per cinque stagioni consecutive prima di una nuova retrocessione e altri due anni in A fino al 2002/2003. 

Nel corso degli anni sono stati tanti i calciatori di spicco ad aver vestito la maglia del Piacenza. Spiccano, ad esempio, i fratelli Filippo e Simone Inzaghi ed Alberto Gilardino, tutti e tre cresciuti nelle fila dei biancorossi. Da ricordare anche il 2001/2002 di Dario Hubner, che a trentacinque anni suonati riuscì a diventare capocannoniere assieme a David Trezeguet con 24 reti segnate. Nel 2012 arrivò il fallimento, con la società dilettantistica LibertasSpes che ne ha acquisito il marchio diventando Lupa Piacenza e iscrivendosi al campionato di Eccellenza Emilia-Romagna del 2012-2013 per riportare il nome del Piacenza in A. La scalata si è poi fermata alla C, ora la nuova retrocessione.

Foto: LaPresse

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