Calcio
“La mano di Dia”: lo slogan più gettonato a Salerno. Si festeggia per aver rinviato lo scudetto del Napoli
Dalla mano di Dios di Paolo Sorrentino alla mano di Dia il passo è breve. Gli sfottò, nel mondo del calcio, sono all’ordine del giorno. Figuriamoci quando la Salernitana riesce a fermare il Napoli a casa sua, impedendo la festa per il terzo scudetto. Inevitabile quindi che il gol realizzato a cinque minuti dalla fine da Boulaye Dia allo stadio Maradona, per l’1-1 finale, abbia fatto scatenare sui social i tifosi granata. Tifosi, tra l’altro, ai quali è stato vietato l’ingresso in curva durante la gara. Una decisione presa ovviamente per motivi di ordine pubblico.
Ma i tifosi della Salernitana non si sono fermati qui. Oltre alla frase che impazza sui social ormai da qualche ora e che fa il verso al mito Diego Armando Maradona ma soprattutto al film del regista napoletano Paolo Sorrentino “E’ stata la mano di Dios”, la città di Salerno ha dato vita a caroselli e cori. Una vera e propria festa con tanto di bandiere, automobili in corteo e fuochi d’artificio. Insomma, il derby della Campania che doveva permettere al Napoli di Luciano Spalletti di chiudere i giochi per lo scudetto, dando il là ai tanto agognati festeggiamenti, alla fine è risultato indigesto agli azzurri.
Del resto il gol segnato da Dia ha ammutolito uno stadio e un popolo intero. Il tricolore manca a Napoli da 33 anni, per l’esattezza dalla stagione 1989-90, quando la squadra di Maradona riuscì a bissare in maniera incredibile il titolo vinto nel 1986-87. Due imprese storiche, come quella che gli uomini di Luciano Spalletti speravano di ultimare quest’oggi, con l’ultimo mattoncino.
Invece, dopo una gara dominata in lungo e in largo, e il meritato vantaggio firmato da Olivera, il Napoli si è visto fermare dalla prodezza di Dia, che da fuori area ha pescato il classico jolly della domenica. Un gol che ha fatto disperare i tifosi azzurri ed esultare quelli granata. Che per qualche giorno, in effetti, potranno dire che se il Napoli non ha (ancora) vinto lo scudetto “E’ stata la mano di Dia”.
Foto: Lapresse