Ciclismo
“Saranno Campioni”: Gaia Realini, una scalatrice pura sulle orme di Fabiana Luperini
La crescita del ciclismo femminile a livello internazionale è notevole, ma spesso sono state Olanda ed Italia le rivali che hanno spadroneggiato negli ultimi anni, come profondità di movimento ed atlete rinomate. Dietro alle stelle azzurre sta crescendo esponenzialmente una giovane talentuosa scalatrice, che risponde al nome di Gaia Realini.
Nata il 1° gennaio 2001 a Pescara, dopo due anni alla squadra italiana Isolmat Premac Vittoria ha firmato (contratto triennale) nell’estate del 2022 con la squadra WorldTour americana della Trek Segafredo. L’allenatore di Gaia Realini è Matteo Azzolini, tecnico di Mapei Sport in appoggio al team americano, avendo tutti come riferimento Ina Teutenberg, Team Director del club.
L’abruzzese è diventata ciclista per caso: un giorno ha preso la bicicletta ed è uscita insieme al padre. Gli è piaciuta così tanto che lui l’ha iscritta nel club Amici della Bici, con cui ha fatto tutta la trafila. Tanta gavetta dunque, prima di arrivare ai vertici del ciclismo rosa nazionale. Con appena 150 cm di altezza e 40 kg di peso, Realini è una scalatrice pura che ha sempre diviso le sue stagioni tra il ciclocross (dal quale ha ottenuto l’endurance e la tecnica, che per una scalatrice sono preziosi) e la strada. A partire da quest’annata, però, il focus sarà esclusivamente su strada.
A livello di risultati, il biennio 2021-2022 l’ha incoronata campionessa d’Italia U23 di ciclocross con la Selle Italia Guerciotti, mentre su strada ha centrato la top ten ai Campionati Italiani Élite, agli Europei su strada U23 ed in quattro tappe del Giro Donne (tre tapponi di montagna ed una cronoscalata) con la maglia, appunto, della Isolmat Premac Vittoria. A proposito di Giro Donne, si è classificata 11ª assoluta e 2ª nella classifica delle giovani nel 2021 (esordio assoluto), mentre nell’edizione 2022 si è confermata sia in classifica generale (13a assoluta) che nella classifica giovanile (terza).
In questo avvio di 2023 avviene la definitiva esplosione per la 22enne, all’esordio con il nuovo team: a febbraio è splendida seconda nella generale del Tour degli Emirati Arabi, con la ciliegina della Maglia Bianca come miglior giovane. Ad inizio marzo coglie la prima vittoria da élite nel Trofeo Oro in Euro-Women’s bike race, ma è soprattutto alla Freccia Vallone che Realini si rende protagonista di una splendida performance: terzo posto a 7″ dalla dominatrice della stagione, Demi Vollering.
Il risultato della pescarese è storico: in ventisei edizioni della Freccia Vallone, soltanto quattro italiane avevano agguantato il podio, ovvero Fabiana Luperini con tre successi (1998, 2001 e 2002), Marta Cavalli con la vittoria dello scorso anno, Elisa Longo Borghini (un secondo e due terzi posti) e Marta Bastianelli (un secondo posto). Le prestazioni dell’azzurra fanno ben sperare: può puntare ad essere la nuova stella del ciclismo italiano, insomma la nuova “Pantanina”, soprannome che venne dato alla grande Fabiana Luperini. Da parte sua c’è una grande fame di successi, che può spingerla davvero lontano.
LE PUNTATE PRECEDENTI DI ‘SARANNO CAMPIONI’
Maurizio Contino
Foto: LaPresse