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Pagelle Roma-Bayer Leverkusen 1-0, voti Europa League 2023: Bove illumina la serata dei giallorossi

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PAGELLE ROMA-BAYER LEVERKUSEN 1-0

Roma

Rui Patricio, 5.5: primi 45 minuti da spettatore non pagante per il portiere giallorosso, chiamato poche volte in causa con delle facili prese. Rischia di vanificare il vantaggio della sua squadra con un’uscita imperfetta negli ultimi minuti di partita.

Mancini, 5.5: l’azione più pericolosa dei tedeschi è frutto di una sua chiusura non decisa su Wirtz, libero di dialogare nello stretto con i compagni. Si allarga molto nella fase d’impostazione, permettendo a Celik di sbilanciarsi di più in fase offensiva. È il difensore più in difficoltà tra i giallorossi, motivo per cui i tedeschi hanno scelto di sviluppare molte delle proprie azioni sulla sua corsia. Provvidenziale il suo intervento per fermare un contropiede molto pericoloso degli avversari.

Cristante, 7: buon primo tempo per il numero 4 della Roma, non chiamato ad alcun intervento difensivo nell’arco della prima frazione. Tocca diversi palloni, anche se non è precisissimo. Accompagna bene l’azione offensiva dei compagni, arrivando anche al tiro in un’occasione. A pochi minuti dalla fine salva sulla linea di porta, dopo un errore del portiere.

Ibanez, 6.5: è sua l’occasione più grande dei primi 45 minuti per i padroni di casa, sugli sviluppi di un calcio di punizione al minuto 18. Partita ordinata in fase difensiva, in cui ha ben contenuto la velocità di Frimpong e di Diaby nel primo tempo. Nella ripresa è attento sugli inserimenti del numero 30 avversario, il quale ha attaccato con più frequenza lo spazio.

Celik, 6: partita abbastanza anonima per il turco, poche volte nel vivo dell’azione. Si propone diverse volte in fase offensiva, ma la Roma gioca principalmente sull’altra fascia. Nella seconda frazione arretra molto il proprio baricentro, per aiutare in fase difensiva Mancini a limitare gli inserimenti di Bakker.

Matic, 6.5: ottima prima frazione per il serbo, che svolge il suo ruolo al centro del campo completando il 90% dei passaggi. Crea spesso situazioni pericolose sulla corsia di sinistra, dove la Roma spinge molto grazie al suo apporto alle sovrapposizioni di Spinazzola. Nel secondo tempo si è visto di meno, calando fisicamente.

Bove, 7: diversi errori per il ventenne azzurro nella fase d’impostazione nei primi 45 minuti, in cui per lui vale quanto detto per Celik: la Roma gioca molto sull’altra fascia, e lui non è quasi mai nel vivo dell’azione. È sua la rete del vantaggio, nata da una grande azione personale partita dal centrocampo e conclusa al limite dell’area (Dal 75′ Wijnaldum: s.v.).

Spinazzola, 6.5: buona prima frazione per l’esterno giallorosso, che contiene bene Frimpong in fase difensiva, e spinge molto in fase offensiva, aiutato anche dagli inserimenti continui di Pellegrini e Matic. Nel secondo tempo continua ad attaccare molto, saltando il proprio marcatore e creando non pochi pericoli alla difesa avversaria. Nei minuti finali fatica a seguire i continui scatti dell’esterno avversario, arrivando in ritardo in alcune occasioni.

Pellegrini, 6.5: ha creato una grande occasione ad inizio partita servendo l’assist per Ibanez sul calcio di punizione. Ha spesso cercato di lanciare dietro le linee Abraham e Spinazzola con i loro scatti, attento ad eventuali secondi palloni al limite dell’area per dare nuova linfa all’azione giallorossa. Il suo contributo è molto importante nella seconda frazione, quando le due squadre si allungano.

Belotti, 6: buona prima frazione per l’ex Torino, che ha impiegato qualche minuto per entrare in partita, toccando poche palle nei primi 45 minuti. Nella seconda frazione ha provato a sfruttare gli spazi lasciati aperti dalla difesa avversaria, mettendo in difficoltà il portiere avversario (Dal 76′ Dybala: s.v.).

Abraham, 6.5: primo tempo giocato con continui inserimenti per l’attaccante inglese, che ha cercato ripetutamente di sorprendere alle spalle i difensori avversari. Si smarca bene in occasione del vantaggio dei suoi, girandosi rapidamente e concludendo verso la porta.

Bayer Leverkusen

Hradecky, 7: salva la propria porta al 18′ con una grandissima parata sul colpo di testa di Ibanez. Si comporta bene anche in occasione del gol: para la prima conclusione di Abraham, ma nulla può sulla ribattuta di Bove.

Tapsoba, 6.5: è probabilmente il migliore dei suoi nel primo tempo, giocando diversi palloni in fase di impostazione, e creando superiorità numerica una volta, riuscendo a superare il proprio marcatore. Da quando è uscito Kossounou è stato spostato a destra, dove è stato meno preciso negli interventi. Lento in copertura in occasione della rete del vantaggio della Roma.

Tah, 6.5: ottima prima frazione del centrale tedesco, che non concede quasi nulla agli attaccanti avversari. Molto utile in fase di impostazione, riuscendo a completare il 92% dei passaggi tentati, porta a segno anche un lancio lungo per superare la difesa avversaria. Nei secondi 45 minuti è stato spesso puntato dagli attaccanti avversari, riuscendo ad avere spesso la meglio.

Kossounou, 6: disputa un buon primo tempo come i propri compagni di reparto. I giallorossi spingono principalmente sul suo lato, ma lui si fa trovare pronto, venendo ben aiutato anche da Frimpong. Al 32′ minuto è costretto a lasciare il campo per problemi muscolari (Dal 32′ Bakker, 6: entra in campo improvvisamente per un fastidio muscolare del compagno. Spinge bene in fase offensiva sulla fascia sinistra, sovrapponendosi bene a Wirtz).

Frimpong, 6.5: si comporta bene in fase difensiva, dove viene spesso puntato da Spinazzola, senza mai farsi saltare. Non riesce ad incidere in fase offensiva con la sua velocità, venendo ben coperto da Ibanez in un paio di occasioni. Nella seconda frazione spinge molto di più, attaccando gli spazi, creando maggiori grattacapi alla difesa avversaria.

Palacios, 6.5: ottima prima frazione per l’argentino, che vince tutti i duelli a centrocampo. È il giocatore che tocca in assoluto più palloni, riuscendo a completare 39 dei 43 passaggi tentati. Collega bene la difesa con l’attacco, offrendo diversi palloni interessanti ai trequartisti, in particolar modo offrendo uno scarico a Wirtz nello stretto nella più grande occasione dei tedeschi. Nel secondo tempo cala come quasi tutti i compagni, rimanendo però sempre nel vivo dell’azione.

Andrich, 6: prestazione più anonima rispetto al compagno di reparto, essendo meno decisivo in fase difensiva. Diverse volte è arrivato in ritardo su Pellegrini, che con i suoi continui inserimenti è riuscito a mettere in crisi il tedesco. È lui il primo ammonito della partita per un fallo commesso su Abraham, che l’ha portato a forzare meno gli interventi (Dal 92′ Amiri: s.v.).

Hincapié, 6: è lui a creare la prima occasione della partita sulla corsia di sinistra. Chiamato poco in causa in fase difensiva visti i pochi inserimenti tentati di Bove e Celik. Dall’ingresso di Bakker è stato abbassato a giocare nei 3 difensivi. Ha sofferto in un paio di occasioni sui lanci lunghi della Roma alla ricerca degli inserimenti dei centrocampisti. Si sovrappone spesso a Bakker nei minuti finali, in cui i tedeschi tentano l’assedio.

Diaby, 6: si è visto poco nel primo tempo, con le maggiori occasioni del Bayer Leverkusen che sono arrivate dall’altra fascia. In un paio di occasioni il francese ha puntato il proprio marcatore, ma non è mai riuscito a saltarlo. Nel secondo tempo prova a farsi vedere di più in fase offensiva, spostandosi sulla fascia sinistra. Si procura un giallo per un fallo di reazione su Pellegrini (Dal 72′ Adli, 6: pochi palloni toccati dal suo ingresso in campo. Nonostante ciò è riuscito a creare diversi problemi alla difesa avversaria, lasciando diversi spazi per le sovrapposizioni di Frimpong).

Hlozek, 6: pochi palloni toccati dal ventenne ceco, poco servito dai propri compagni di squadra. È stato cercato con alcuni lanci lunghi dai suoi compagni, ma ha perso entrambi i duelli aerei tentati. Nella seconda frazione ha provato ad abbassarsi per giocare più palloni, con scarsi risultati (Dal 72′ Azmoun, 6: il suo ingresso in cambio dà nuove soluzioni all’attacco dei tedeschi, riuscendo a fare bene la sponda al centro dell’area avversaria, dando ai propri compagni la possibilità di appoggiarsi).

Wirtz, 6.5: nasce dai suoi piedi l’occasione più pericolosa dei tedeschi in avvio di partita. Il tedesco puntando Mancini è riuscito a superarlo, resistendo al contrasto fisico ed arrivando alla conclusione dal limite, sfiorando il palo. Anche nella ripresa è il più intraprendente tra i tedeschi, spostandosi continuamente tra la fascia destra e quella sinistra. Cala vistosamente negli ultimi minuti di partita, dando l’impressione di aver finito le energie.

Foto: LaPresse

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