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Giro d’Italia 2023, Saligari: “Evenepoel può dare tanto a Roglic a cronometro. Gli altri? Auguri…”

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Giro d'Italia 2023

A conclusione della settimana tappa (la Capua-Gran Sasso d’Italia di 218 km e il primo arrivo in salita di questa edizione della Corsa Rosa ndr) vinta dal nostro Davide Bais (Eolo Kometa) abbiamo raggiunto telefonicamente Marco Saligari che quest’anno, a differenza delle passate stagioni, non è al seguito del Giro d’Italia insieme alla squadra della Rai: “Ieri la fuga è andata lontanao, il vento ero contrario e la salita –  a parte gli ultimi 4 km – non era durissima. Ieri non c’era molto terreno, mi aspettavo una tappa così. Era pronosticatile. Se vogliamo fare una valutazione sullo spettacolo è chiaro che speriamo sempre di vedere qualcosa, ma analizzando nel merito la cosa capisci le motivazioni. Con il vento contrario e con una salita che per lunghi tratti non è salita, non aveva senso sacrificare i capitani“.

Marco, come stai?

“Bene, tutto bene. Quest’anno seguo il Giro in tv”. 

Sui muri oggi succederà qualcosa?

“Ci sarà una fuga che andrà via subito e si giocheranno la tappa i fuggitivi. Da dietro invece le squadre dei big non controlleranno, secondo me, la tappa. Bisogna poi ricordarsi che domani c’è la cronometro. Oggi però il finale è più duro rispetto a ieri”.

Evenepoel quanto potrà rifilare a Roglic domenica a cronometro? E a tutti gli altri?

“Bella domanda. Se è il Roglic legnoso della prima tappa credo che almeno 2′ Evenepoel potrebbe darglieli. Nella prima cronometro mi è sembrano di vedere il Roglic della Planche des Belles Filles quando ha perso il Tour contro Pogacar. E tutti gli altri…auguri”.

Damiano Caruso è da top5? Nella cronometro di Savigliano pensi che andrà meglio rispetto ai Trabocchi?

“Damiano potrebbe essere da top5 ma è ancora troppo presto e a cronometro potrebbe pagare. E’ una prova contro il tempo lunga quella di Savigliano, gli auguro di andare meglio rispetto a quella dei Trabocchi, ma non sarà semplice”. 

Cosa ti aspetti da Milan?

“Milan se riuscisse a vincere un’altra tappa sarebbe fantastico, le possibilità ci sono. E’ un ragazzo giovane e molto interessante, ha davanti a sé un bel futuro”. 

Chi ti ha deluso di più fin qui?

“Forse Cavendish e un po’ i velocisti, però il Giro è ancora lungo. Mi aspetto di vedere Cavendish protagonista, ha una grande esperienza, e quindi lo aspetto più incisivo anche se i postumi della caduta di Napoli si faranno sentire per un po’ “. 

La squadra di Evenepoel è all’altezza?

“Secondo me no, però vedremo anche se saranno all’altezza le altre squadre. Al momento anche la Jumbo non ha brillato, ma magari già oggi verrò smentito. Al momento vedo bene Ineos con Tao Geoghegan Hart e Geraint Thomas, è una squadra che può puntare su due capitani e in questo Giro è un team che può essere l’ago della bilancia”. 

Cosa ne pensi dei casi di Covid che ancora imperversano? Ha ancora senso fare i tamponi?

“Cominciano ad essere tanti i casi, speriamo che la bolla funzioni, ma devono fare molta attenzione, non devono abbassare la guardia. I tamponi? Hanno senso dal momento in cui il compagno di camera o squadra non sta bene e risulta poi positivo, quindi sì, hanno senso per cercare di contenere, dove possibile, il contagio. Purtroppo siamo ancora in balia di questo virus”.

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