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Olimpiadi, Killy lascia il CIO: “Putin è un brav’uomo”

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La leggenda dello sci alpino francese Jean-Claude Killy, 70 anni, ha annunciato in un’intervista al quotidiano sportivo nazionale L’Équipe la sua decisione di lasciare il Comitato Olimpico Internazionale dopo diciannove anni di collaborazione con il massimo organismo dello sport mondiale, di cui sette svolti come Presidente della commissione di coordinamento dei Giochi Olimpici di Soči.

L’eroe di Grenoble 1968, con i suoi tre ori olimpici, è stato molto chiaro: “Ho settant’anni, devo togliermi di mezzo. Smetto perché, dopo i Giochi Olimpici di Soči e dopo aver fatto la campagna di Russia per sette anni, è difficile trovare, alla mia età, qualcosa di così ricco e coinvolgente. Smetto perché il mio olimpismo è cominciato ai Giochi di Innsbruck, cinquant’anni fa, quando facevo lo sciatore. Giusto mezzo secolo, di cui quasi vent’anni passati al CIO”.

Le parole che fanno più discutere, però, sono quelle su Vladimir Putin, il Presidente della Russia: “Ho la convinzione che Putin sia un brav’uomo. La mia immagine ne uscirà degradata? Non è grave. Ho passato sette anni a lavorare direttamente con il capo di uno stato di 145 milioni di abitanti. Devo essere uno di quelli che lo conoscono meglio”.

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Immagine: lexpress.fr

giulio.chinappi@olimpiazzurra.com

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