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Ciclismo

Giro d’Italia 2023: primi scricchiolii in salita per Evenepoel. Cronometro alleata, ma sulle Alpi…

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Remco Evenepoel

Remco Evenepoel si presenta in seconda posizione alla cronometro individuale di domenica 14 maggio, seconda prova contro il tempo al Giro d’Italia 2023. Il fuoriclasse belga aveva dominato la prima prova contro il tempo andata in scena sabato scorso e aveva conservato il simbolo del primato per quattro giorni, decidendo poi di cederlo per sgravare la propria squadra dall’onere di difendere il simbolo del primato lavorando costantemente in testa al gruppo. Il Campione del Mondo si trova a otto secondi di distacco dal norvegese Andreas Leknessund e ha 30” di margine sullo sloveno Primoz Roglic, l’acclarato avversario di riferimento nella corsa verso la conquista del Trofeo Senza Fine.

Il capitano della Soudal-QuickStep sembrava essere in totale controllo fino a questa mattina e aveva superato indenne l’arrivo in salita di Campo Imperatore (i big non si erano dati battaglia, offrendo uno spettacolo indecoroso), ma oggi si sono palesate le prime crepe. Scricchiolii lampanti quando la strada si è impennata nella frazione sui muri marchigiani: lo strappo de I Cappuccini (2,8 km al 7,9% di pendenza media, con gli ultimi 1500 metri al 10,6%) si è rivelato il terreno perfetto per un attacco mirato di Roglic. Evenepoel ha cercato di rimanere a galla, restando a una cinquantina di metri di distacco, ma nel finale dell’ascesa ha sofferto tremendamente.

Il capitano della Jumbo Visma è così riuscito a recuperare 14” e si è portato a 30 secondi dal rivale, alla vigilia dell’attesissima cronometro che chiude la prima settimana: 35 km in provincia di Forlì-Cesena, completamente pianeggianti. La battaglia contro le lancette dovrebbe essere alleata di Evenepoel stando a quanto visto sabato scorso, ma non bisogna mai dimenticarsi che Roglic è il Campione Olimpico della specialità e sembra essere decisamente più pimpante rispetto a sette giorni fa. Si preannuncia un bel confronto vibrante e che determinerà il distacco in vista della seconda parte del Giro d’Italia.

Stando a quanto visto oggi, il balcanico sembra avere più gamba in vista delle grandi montagne. Sulle Alpi ci sarà da divertirsi e potrebbe davvero sferrare l’attacco: le frazioni di Crans Montana (venerdì 19 maggio), la non trascurabile prova di Bergamo (domenica 21 maggio), la giornata della Val di Zoldo (giovedì 25 maggio) e soprattutto il tappone delle Tre Cime di Lavaredo (26 maggio, ma resta l’incognita neve) si preannunciano scoppiettanti. Prima della crono-scalata sul Monte Lussari…

Foto: Lapresse

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