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Ciclismo

Giro d’Italia 2023, le possibili alleanze in vista delle montagne. Già da domani si può provare qualcosa

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Damiano Caruso

La storia del ciclismo è ricca di alleanze che si sono create strada facendo, anche nella Corsa Rosa di casi, più o meno clamorosi ce ne sono stati tantissimi. In questi ultimi anni la tradizione è andata a scemare, ma le occasioni per creare azioni in contemporanea, magari casuali, ce ne sono anche in questo Giro d’Italia 2023.

Già da domani, tappa con sconfinamento in Svizzera, la tredicesima della Corsa Rosa, si può provare ad inventare qualcosa magari sfruttando la fuga da lontano. Le compagini di coloro che devono recuperare minuti in classifica generale potrebbero lanciare gregari all’attacco che poi saranno utili nel momento del bisogno (la discesa ed il tratto pianeggiante dopo la Croix de Coeur).

Un esempio di alleanza può essere quella tra la Bahrain-Victorious e la Jumbo-Visma per provare a scardinare una Ineos Grenadiers che, anche senza Tao Geoghegan Hart, caduto ieri, sembra essere di gran lunga la più attrezzata in salita.

Uno scenario possibile? Primoz Roglic e Damiano Caruso potrebbero attaccare lontano dal traguardo, ritrovarsi davanti corridori di qualità come Sepp Kuss ed Edoardo Zambanini, allungare nel fondovalle collaborando e poi dare tutto sulla salita finale. È ovviamente una scena da fantaciclismo, ma sono azioni viste e riviste negli anni.

Foto: Lapresse

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