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Giro d’Italia, cosa dice il regolamento? Le ‘condizioni estreme’ non c’erano….

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Giro d'Italia pioggia

Date le avverse condizioni meteorologiche, specie sul versante italiano, la Commissione ha deciso di venire incontro alle richieste degli atleti applicando il Protocollo Weather Extreme. La tappa 13 sarà accorciata con il nuovo km 0 fissato a Le Chable, ai piedi della Croix de Couer. La parte finale della tappa rimane invariata. La gara seguirà l’orario originale”. Questo è il comunicato stampa diffuso da RCS Sport in seguito alla decisione di rivoluzionare il percorso della tredicesima tappa del Giro d’Italia 2023.

L’attesissima frazione alpina che proponeva Gran San Bernardo, Croix de Coeur e l’arrivo in quota a Crans Montana è stata mutilata: tagliati 125 km, non si affronterà la prima ascesa prevista dal programma originario, si partirà direttamente alla base della Croix de Coeur alle ore 15.00 per un totale di 74,6 km e soltanto 2900 metri di dislivello contro i 4400 originari. Il motivo sono queste condizioni meteo estreme definite dal protocollo UCI, ma cosa comprende questo “testo sacro” che oggi ha mutilato la tappa più attesa della seconda settimana?

QUALI SONO LE CONDIZIONI METEO ESTREME? IL PROTOCOLLO UCI

1. Grandine

2. Accumuli di neve su strada

3. Vento forte

4. Temperature estreme

5. Scarsa visibilità

6. Inquinamento dell’aria

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C’ERANO LE CONDIZIONI METEO ESTREME AL GIRO D’ITALIA?

Non sembra che ci fossero le condizioni meteo estreme invocate dall’Associazione Mondiale dei Ciclisti, guidata da Adam Hansen. Non c’è stata la grandine, non c’erano accumuli di neve sulla strada, il vento era totalmente assente, la visibilità era eccellente, l’inquinamento dell’aria non è un fattore. Temperature estreme? Se 5-6 °C in zona 2.000 metri di altitudine sono temperature estreme… Stando a quanto recita il protocollo UCI, oggettivamente non c’erano le condizioni per invocare la cancellazione di parte del percorso per condizioni meteo estreme. Tra l’altro è piovuto in maniera davvero molto contenuta.

La partenza è avvenuta su asfalto asciutto. La temperatura in cima alla Croix de Coeur era di circa 8° C, lungo la discesa dovrebbe poi cadere qualche timida goccia di pioggia. Sul traguardo di Crans Montana non piove, il cielo è relativamente sereno e le temperature sono discrete, tanto che buona parte del pubblico indossa delle semplici felpe e non ha aperto gli ombrelli. Oggi i corridori non hanno fatto una bella figura, davvero non sussistevano condizioni proibitive tra Valle d’Aosta e Svizzera.

Foto: Lapresse

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