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Ciclismo

Giro d’Italia 2023, pagelle tappa di oggi: tra i due litiganti… Rubio gode. Caruso ci prova

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Einer Rubio

PAGELLE GIRO D’ITALIA 2023

Venerdì 19 maggio, tredicesima tappa

Einer Rubio, voto 10: un vero fenomeno a livello tattico. Centra la fuga giusta, non esagera con i cambi, è sempre in controllo. Quando Pinot e Cepeda discutono e scattano a ripetizione sale regolare e non prova mai a controbattere. Nello sprint però è eccezionale, trova lo spunto giusto e porta a casa la vittoria più bella della carriera.

Thibaut Pinot, voto 7: la sua espressione dopo l’arrivo dice tutto. Un eterno piazzato che, nonostante sembrava avere la giornata di lusso a livello di condizione, riesce comunque a chiudere secondo. Tantissimo nervosismo, un’infinità di energie sprecate sulla salita finale tra le discussioni con Cepeda e i vari attacchi insensati. Poi la beffa nello sprint. Ci riproverà e, per il momento, deve accontentarsi della Maglia Azzurra.

Jefferson Cepeda, voto 7: i continui battibecchi con Pinot, un paio di attacchi non convinti, lo sprint partito da lontanissimo. Gli errori sono tantissimi e quindi la terza piazza sembra essere meritata. Peccato, perché è stato lui a far partire la fuga e sembrava averne per vincere.

Derek Gee, voto 7,5: la vera e propria sorpresa di questo Giro. Dopo due secondi posti ennesimo piazzamento, nonostante la difficoltà di questa tappa, per il canadese della Israel-Premier Tech.

Hugh Carthy, voto 6,5: oggi aveva voglia di attaccare il britannico della EF. Si getta nel primo tentativo di fuga, viene raggiunto e ci prova a Crans Montana, guadagnando una ventina di secondi sul plotone che però non si è preoccupato minimamente del suo scatto. Difficile ambire al podio.

Geraint Thomas, voto 7: la sua Ineos Grenadiers è perfetta in queste situazione. Gestisce la fuga, sul finale Arensman chiude su Caruso e poi il gallese allunga nella volata finale trascinandosi tutti i rivali.

Damiano Caruso, voto 6: molto nervoso e non perfetto oggi. Prima prova a mettere davanti Buitrago sull’ascesa iniziale, poi tenta l’attacco sul finale, ma rimbalza. Arriva con i big, ma erano attacchi evitabili.

Foto: Lapresse

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