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Manovra stipendi, la Juve rischia altre penalità: Grassani fa tremare i bianconeri

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Lo scenario è fosco, cupo. A tinte più nere che bianche. Nonostante il -10 in classifica la Juventus continua a non avere pace. Già, perché dopo la penalizzazione per il caso plusvalenze, che molto difficilmente potrà essere messa in discussione come successo con il precedente -15, a giugno andrà in scena il secondo filone giudiziario. Quello sulla manovra stipendi. E per il club bianconero non si preannuncia nulla di buono. Anzi.

A fare il punto della situazione è stato Mattia Grassani, avvocato esperto in diritto sportivo. Un luminare della materia, se così si può dire. Che non ha lasciato tanto spazio a un possibile lieto fine. “Il nuovo deferimento della Procura federale può aprire scenari complessi da affrontare per la Juve, con la privazione di un titolo in questa stagione e una penalizzazione che agirebbe sulla classifica del prossimo campionato”. Doppia penalità, dunque. Una quest’anno e una l’anno prossimo. 

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Il processo del secondo filone è previsto il 15 giugno, quando il campionato sarà finito e la classifica finalmente congelata. Il verdetto, in caso di colpevolezza, dovrebbe prevedere una pena afflittiva che vada a togliere qualcosa alla Juventus nel campionato 2022-23 (la privazione del titolo accennata da Grassani). Ma se i bianconeri non dovessero raggiungere l’Europa nessuna penalizzazione potrebbe risultare tale, a meno che non si opti per la retrocessione in Serie B. Ipotesi da escludere. Dunque è molto probabile che i punti legati al nuovo filone vengano tolti tutti nella prossima stagione, così da far partire la Juve con l’handicap. 

Altra cosa molto probabile è che la Juventus non presenti un nuovo ricorso. Un ulteriore passaggio al Collegio di Garanzia del Coni, che aveva confermato la bontà dell’impianto accusatorio della Procura e la condanna per i dirigenti apicali del club bianconero, sarebbe lecito. Ma l’esito sarebbe scontato. La rimodulazione della pena da parte della Corte d’Appello, che ha ridotto di un terzo la penalizzazione attuale, è da considerarsi definitiva. Alla squadra di Max Allegri non rimane che rimboccarsi le maniche e cercare di agganciare l’Europa sul campo. Sperando che i tempi tecnici del processo permettano di chiudere tutto il prima possibile. Così da tornare a parlare solo di calcio giocato.

Foto: Lapresse

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